E’ quanto ha sentenziato il Tribunale di Marsala nel processo che vedeva imputato il marsalese Giovanni Antonio Mezzapelle, 69 anni. Mezzapelle era stato tratto in arresto nel giugno del 2005 in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare dell'Aprile del 2003 emessa nell'ambito dell'inchiesta "Fumo di Londra", per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra Germania, Spagna, Inghilterra, Svizzera e Italia. Il processo a Marsala era stato defiinito nel 2006, ma in quel momento la posizione di Mezzapelle era stata stralciata perchè l'imputato era recluso in Francia. Il processo a Mezzapelle è poi iniziato nel 2008. Sono stati ascoltati gli agenti del commissariato di Marsala e della compagnia dei carabinieri di Marsala e Trapani, sono stati anche acquisiti, con rogatoria internazionale, atti da Francia ed Inghilterra. Il Pm Pierangelo Padova, alla fine del dibattimento, aveva chiesto la condanna di Mezzapelle a 18 anni di reclusione e a 60.000 euro di multa.
Dall’accusa di traffico internazionale di droga il Mezzapelle è stato assolto in base all’articolo 54 del trattato di Schengen, che prevede, come ha evidenziato l’avvocato Salvatore Fratelli (nella foto) nella su arringa difensiva, che una persona non può essere processata per due volte («ne bis in idem») per lo stesso fatto nell’ambito dell’Unione europea. E Mezzapelle, per traffico di stupefacenti, è già stato condannato in Francia, dove ha già scontato la pena (in Inghilterra, invece, è stato assolto).
Dopo la lettura della sentenza, l’avvocato Fratelli ha affermato di essere «pienamente soddisfatto» della decisione del Tribunale.
L’operazione antidroga della Dda «Fumo di Londra», che in precedenza ha visto la condanna di altri «trafficanti» marsalesi, alcuni dei quali autotrasportatori, ritenuti colpevoli di avere fatto viaggiare la droga (ingenti quantità di cannabis indica, hashish e cocaina) sui loro mezzi tra l’Italia, la Francia, la Svizzera, la Germania e l’Inghilterra.