Nel 1998 il Ministero delle attività produttive (oggi Ministero dello sviluppo economico) aveva concesso alla Corip srl di Mazara del Vallo un contributo di 1.529.910 euro per la realizzazione di uno stabilimento di carpenteria metallica. Nel 2003 il finanziamento viene rimodulato e il Ministero chiede alla Corip la restituzione di 132.414 euro. Dopo una serie di indagini la Guardia di Finanza ha rilevato che i soci della Corip avevano ottenuto illecitamente l’erogazione del contributo attraverso fatture gonfiate o false attestazioni di pagamento. Gli investigatori hanno rilevato una lunga serie di incongruenze nella documentazione contabile allegata, tra cui fatture con date diverse rispetto ai pagamenti o documentazione di lavori in realtà mai eseguiti. Tra le anomalie segnalate dai giudici contabili,Nel 2008 la Procura della Repubblica di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio di Nicolò Giacalone (classe 1958) Marcello Paolo Giacalone e Nicolò Giacalone (classe 1962) per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di pubblici finanziamenti, nonché della società Corip per rispondere dell’illecito amministrativo da reato. Nel 2010 viene avviata la procedura fallimentare. Il 30 Marzo scorso la Corte dei Conti ha condannato la Corip srl e i tre soci alla restituzione in parti uguali e in solido tra loro dell'intera somma maggiorata di rivalutazione monetaria, interessi legali e 1.077 euro per spese di giudizio.