La Procura della Repubblica di Trapani aveva chiesto, tramite il Pm Anna Trinchillo, il rinvio a giudizio.
L'udienza è state tenuta a ritmo serrato e a più riprese sia per la mole di indagati, sia per permettere ai legali, in tutto una quindicina (tra cui l'avvocato Michele Cavarretta, di Trapani, con il record di 20 assistiti e l'avvocato Vito Cimiotta, del foro di Marsala), di esporre le loro difese.
In realtà tutti gli avvocati hanno avuto gioco facile. La tesi dell'assenteismo sostenuta dagli investigatori presentava, sia nella documentazione che nei filmati posti al vaglio del Gup, una serie evidente di lacune. "E anche la truffa ipotizzata con il ricorso allo straordinario fittizio per avere una busta paga più ricca - raccontano alcuni legali - si è rivelata di lievissima entità, con importi che erano tra i 40 e i 90 euro".
Ecco i nomi dei prosciolti: Giuseppe Ammoscato, Giuseppe Amoroso, Calogero Balfanza, Ignazio Barraco, Antonina Battiata, Calogero Bianco, Massimo Billeci, Salvatore Bonventre, Cristina Bottone, Oriana Brisciano, Alessandra Burgarella, Melchiorre Caito, Vito Cammareri, Vincenzo Canale, Flavia Carpitella, Antonina Catalano, Vincenzo Cottone, Luciano Croce, Franca Cusenza, Antonino D’Anna, Rosa Di Girolamo, Raffaele Di Lallo, Francesca Di Maio, Rita Di Trapani, Maria Failla, Leonarda Fanara, Maria Fazio, Maria Ferrara, Bartolomeo Figuccio, Maria e Massimo Galuppo, Antonina Gandolfo, Giovanni Garofalo, Gaetano Gelfo, Rosa Gerardi, Giuseppe Lanza, Filippa Leone, Sabrina
Lo Fria, Eligio Lucchese, Valentina Marciante, Pietro Martinez, Vito Martinico, Antonino e Salvatore Mazzara, Giovanni Messina, Anna Maria Moncada, Mario Morana, Gaspare Napoli, Girolamo e Salvatore Oddo, Giuseppina Perna, Angela Pipitone, Giuseppa Pisano, Giuseppe Raspante, Antonina Ricevuto, Giovanna Ruggirello, Maria Salone, Margherita Salvaggio, Angela Savalli, Annalisa Schirò, Pietro Scontrino, Giovanna Sparta, Gisella Stampa, Giuseppe Tallo, Aldo Terzo, Giuseppe Tumbarello, Vito Vinci e Giuseppa Virzì.