Il processo scaturiva da una denuncia di alcuni agenti della polizia penitenziaria. Raimondo era accusato di avere rivelato ad alcuni detenuti l'imminente trasferimento in altre strutture fornendo loro dei consigli per evitare di finire in un penitenziario lontano dalla loro città. L'ex direttore è stato, inoltre, condannato all'interdizione dai pubblici uffici per un periodo pari alla pena detentiva.
Si conclude, almeno in prima istanza (i difensori di Raimondo avrebbero già preannunciato appello), la vicenda che quattro anni fa fece balzare alla ribalta della cronaca l’allora direttore del carcere. A incastrarlo sarebbero state le dichiarazioni di alcuni agenti di polizia penitenziaria che fecero avviare le indagini accusando il direttore Raimondo di avere rivelato ad alcuni detenuti che rischiavano di essere trasferiti in altra struttura carceraria, come evitare il trasferimento. L’espediente sempre secondo quanto dichiarato dai suoi stessi agenti di polizia penitenziaria e di quanto pare sia stato accertato anche dagli investigatori sarebbe stato quello di suggerire ai detenuti, a “rischio trasferimento”, come evitarlo. Per far evitare di andare a finire in un penitenziario lontano dalla loro città o dal circondario abitativo Raimondo avrebbe suggerito di partecipare a qualcuno dei progetti che vengono, ormai con puntualità, effettuati nella struttura carceraria nel quadro delle iniziative volte a favorire il reinserimento dei detenuti nella società.