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15/06/2012 05:18:41

Processo Itaca, Grillo/2: “Si dovevano impiegare i giovani marsalesi”. Ferrantelli: “Era un progetto trasparente e su cui puntare”

La testimonianza ha riguardato i rapporti con gli altri esponenti dell’Udc, tra i quali il consigliere Enzo Laudicina e Norino Fratello, la conoscenza diretta e i rapporti personali con gli imputati Giuseppe Ventura e Francesco Pulizzi.
Sui rapporti con l’imputato Pulizzi, Grillo ha risposto di non ricordare di averlo incontrato per la vicenda legata al centro commerciale Ulisse. Alla domanda del Pubblico Ministero Coltellacci, che ha chiesto se conoscesse personalmente Giuseppe Ventura, Grillo ha detto di conoscerlo, perché gli era stato presentato da un amico di famiglia, l’architetto Foderà, che a sua volta era coinvolto come progettista.
Grillo: “Quando ho incontrato il Sign. Ventura, questi mi ha illustrato il progetto, spiegandomi dell’importanza che aveva per quella vasta area di Amabilina. Era una iniziativa che andava attenzionata e io l’ho approfondita, ma strada facendo ho voluto cautelare la città nei confronti di questo progetto. Mi ritrovai io stesso a chiamare il Ventura, quando alcuni commercianti mi parlarono delle loro preoccupazioni”.

L’ex parlamentare dell’Udc ha confermato la volontà di Ventura di cercare un suo appoggio politico.
Pm Coltellacci: “I consiglieri comunali Milazzo e Galfano, hanno votato a favore o contro il progetto?”. Grillo: “Milazzo e Galfano votarono un si condizionato. La condizione posta era che l’amministrazione comunale verificasse il tutto nella maniera adeguata”. Pm Coltellacci: “Lei sa se il Ventura ha contattato anche altri consiglieri comunali? Grillo: “Presumo di si, come ha contattato il nostro partito avrà contattato altri”. Pm Coltellacci: “Il Ventura ha offerto qualcosa in cambio del vostro appoggio?”. Grillo: “Noi abbiamo posto dei vincoli, soprattutto quello di chiedere che per la manodopera venissero impiegati i giovani di Marsala”.

Avv. Di Napoli, difensore di Giuseppe Ventura: “ In riferimento a quanto riferito dall’ex consigliere Enzo Laudicina, le risulta il pagamento di denaro da parte del Ventura, affinchè venisse approvato il progetto? Le risulta ci siano state corruttele?”. Grillo: “ No, non so”.
Presidente Alcamo: “Avevate rapporti, un dialogo con l’altra area dell’Udc? Grillo: “Non più, io uscì in quel periodo dal partito e mi allontanai dal Laudicina e dal Fratello.
Avv. Paolo Paladino, difensore di Ferrantelli: “Il Presidente Ferrantelli aveva una sua connotazione? Come vi ponevate nei suoi confronti?”. Grillo: “Non ricordo, la mia diffidenza però non era nei suoi confronti, ma al gruppo di Norino Fratello, rappresentato dai consiglieri Alagna e Laudicina. Al termine dell’audizione di Grillo, Pino Ferrantelli ha voluto rilasciare una sua dichiarazione spontanea.

Ferrantelli: “Quando l’amministrazione trasmise la variante della delibera nel novembre 2004, il progetto mi affascinò, e pensavo potesse dare una svolta economica a Marsala. Inviai così tutti i documenti alla commissione consiliare lavori pubblici. Io mi pronunciai favorevole al progetto che avrebbe portato sviluppo e posti di lavoro, e che sarebbe stato anche un’attrazione turistica. L’iniziativa aveva già i pareri favorevoli del Genio Civile e dei Vigili Urbani. Quando arrivò il giorno della delibera, mi sembrò strano che il Prof. Tosi che stava lavorando al Piano Regolatore Generale, diede un parere negativo al progetto.

Vedevo un grande entusiamo da parte dei cittadini, che mi dicevano di non lasciare sfuggire questa opportunità. Allo stesso tempo, mi ero posto la domanda sulle difficoltà a cui sarebbero andati incontro i commercianti del centro urbano, e si è arrivati ad una conclusione, che questi potevano trovare occupazione nel centro commerciale. Il giorno della votazione della delibera si concluse con 12 voti contrari, 12 favorevoli e 2 astenuti. Furono i Ds che fecero saltare tutto. Prima della votazione, dissi ai consiglieri Coppola e Mariella Parrinello di uscire per evitare strumentalizzazioni che potevano interessare le loro persone. Dopo la bocciatura, ci fu un calo d’attenzione sul centro commerciale, che ritornò con la pronuncia del Tar e poi con il ricorso della Ulisse Srl al Cga che fu accettato.

Allora chiesi al Sindaco Galfano se ero obbligato a convocare il consiglio comunale. Quando il Segretario Generale mi inviò la delibera tutti i consiglieri la firmarono, tranne Sturiano, e così gli chiesi di firmarla. Io personalmente non ho avuto fatta nessuna promessa. Non ho mai sostenuto un atto contrario al bene pubblico. Per me quello della Ulisse Srl era un progetto trasparente e su cui puntare per far crescere questa città. Io, signori giudici, non ho commesso nessun reato”.
Al termine delle dichiarazioni di Ferrantelli, il Presidente Alcamo ha tolto l’udienza, fissando la prossima il 26 giugno alle ore 9.30, per ascoltare le richieste delle parti prima della discussione finale.


Carlo Rallo