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20/06/2012 04:41:02

Turano: "Lo sapevano anche le pietre che Giammarinaro controllava la sanità trapanese"

Sul politico salemitano pende la richiesta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale ed il sequestro di beni per 35 milioni di euro, il tutto frutto dell’operazione “Salus Iniqua”. Giammarinaro aveva una certa influenza nella gestione della sanità in provincia di Trapani, l’aveva nelle mani, e lo sapevano tutti, questo in sostanza il resoconto che ne ha fatto Turano in tribunale. Lo stesso presidente della Provincia, intercettato nel 2002, disse al suo interlocutore come stavano le cose sulla nomina dei dirigenti sanitari. Ad Alcamo in quel periodo era in ballo il posto di primario all’ospedale e Turano diceva che non bastava essere bravo, scienziato, “devi essere anche amico di Giammarinaro”. Turano ha anche rimarcato lo stato delle cose all’interno dell’Udc in quel periodo: “questo partito è inquinato dalla presenza di Giammarinaro e Norino Fratello”. Turano, secondo quanto è trapelato, avrebbe anche parlato nel corso dell’udienza a porte chiuse anche dei rapporti tra Giammarinaro e l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Poi non ha saputo fornire elementi più precisi.
Turano è uno dei testi proposti dagli avvocati Paolo Paladino e Ferruccio Marino. In precedenza invece erano stati ascoltati gli ex manager dell'azienda sanitaria di Trapani Fulvio Manno e Gaetano D'Antoni, l'ex direttore dell'ospedale Sant'Antonio Abate Giuseppe Di Carlo, l'ex direttore amministrativo Davide Carbonaro e l'attuale direttore Fabrizio Di Bella. Dalle scorse audizioni però sarebbe saltato fuori uno scenario diverso da quello ipotizzato dall’accusa. Ossia che, secondo i racconti dei managar, non ci sarebbe nessuna imposizione, nomine o altro da parte di Giammarinaro. La lista dei testi presentata dalla difesa è lunga. Tra questi c’è anche l’ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. Ad ottobre verrà ascoltato Oliviero Toscani, per un periodo assessore nella giunta Sgarbi poi dimessosi denunciando interferenze mafiose nell’attività amministrativa. La prossima udienza intanto sarà il 5 luglio, deporrà il direttore generale dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola.