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28/06/2012 04:15:58

Di Dia, respinta la richiesta di patteggiamento. Rapina al "Compro Oro" di Via Roma, chiesti 4 anni

avanzata dalla difesa del giovane marsalese Vito Di Dia, di 20 anni, che l’11 novembre 2010 era alla guida della Fiat Punto che investì la Pegeout 206 condotta dal 30enne Leonardo Di Giovanni che, a seguito delle gravi ferite riportate nell’impatto, morì circa quattro ore dopo. Il gup, quindi, ha rinviato l’udienza al 10 luglio, quando la difesa dovrà ricalcolare la pena da proporre, oppure cambiare strategia e chiedere un altro rito alternativo (abbreviato). A difendere l’imputato sono gli avvocati Paolo Paladino e Gianpaolo Agate.
Legali di parte civile sono, invece, Pino Pinna e Giuseppe Marino. L'incidente stradale si è verificato  sulla statale 115 per Trapani, all’altezza di contrada Dammusello.
Leo Di Giovanni, affetto sin dalla nascita da osteogenesi imperfetta, una malattia che lo costringeva sulla sedia rotelle, aveva conseguito la patente di guida sette anni prima. Quando fu investito viaggiava in auto con la sua fidanzata.

La condanna a 4 anni e 8 mesi di carcere è stata invocata dal pm Nicola Scalabrini per il 31enne marsalese Giovanni Parrinello, processato, con rito abbreviato, davanti al gup Annalisa Amato, per rapina. Il pregiudicato, difeso dall’avvocato Giacomo Frazzitta, fu arrestato dalla polizia subito dopo il «colpo» messo a segno, lo scorso 4 aprile, ai danni del negozio «Oro
in euro» di via Roma.
Un’azione immortalata dalle telecamere dell’impianto a circuito chiuso dell’oreficeria. Parrinello era entrato nel negozio fingendo di essere un cliente interessato all’acquisto di monili. Convinse la titolare a spostarsi sul retro per prelevare altra merce e, approfittando della situazione, scavalcò il bancone, aggredendo e malmenando la donna (calci e ginocchiate al
volto), lasciata tramortita sul pavimento. Il rapinatore si impossessò, quindi, di gran parte del contenuto di una cassaforte. Poi, fuggì. Scattato l’allarme, dopo
avere esaminato il filmato, i poliziotti si misero alla ricerca del Parrinello, che qualche ora dopo fu arrestato a casa di alcuni parenti. Recuperata anche una parte della refurtiva. La sentenza dovrebbe essere emessa il 10 luglio.