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20/07/2012 04:35:09

Strage di Alcamo Marina. Attesa per oggi la sentenza per Santangelo e Ferrantelli

 Nell'ultima udienza la Corte d'Appello per i minorenni di Catania ha rinunciato a sentire i due imputati e ha dichiarato chiusa l'istruttoria dibattimentale fissando l'ulteriore udienza per la discussione finale. Gaetano Santangelo e Vincenzo Ferrantelli non si sono presentati  in aula. I due imputati, che vivono in Brasile, non hanno potuto fare rientro in Italia a causa di problemi burocratici. Non è stato ancora completato l'iter per il rilascio dei passaporti.
Gaetano Santangelo e Vincenzo Ferrantelli hanno inviato una lettera alla corte con cui si dichiaravano disponibili a sottoporsi all'esame appena sarà completata la procedura. I giudici però hanno deciso di rinunciare a sentirli.

 

Oggi è prevista la requisitoria del procuratore generale. Seguiranno gli interventi degli avvocati Maurizio Lo Presti, Ida Casesa e Claudio Messina, difensori degli imputati. Santangelo e Ferrantelli erano stati condannati, al termine di un lungo iter processuale, rispettivamente a 22 e a 14 anni di reclusione per la stragedel 26 gennaio 1976 nella casermetta dei carabinieri di Alcamo Marina, costata la vita all’appuntato Salvatore Falcetta e al carabiniere Carmine Apuzzo. I due imputati all’epoca dei fatti avevano 17 anni. Un altro imputato - Giuseppe Gulotta, ch’era stato condannato all’ergastolo - dopo aver scontato 21 anni di carcere, è stato scagionato dalla Corte d’appello di Reggio Calabria.

 Entrambi, durante il processo di revisione, hanno già ottenuto la sospensione della pena. Come Gulotta, anche loro hanno ottenuto la revisione del processo quando la magistratura ha accertato che il loro accusatore,Giuseppe Vesco, aveva confessato sotto tortura. A parlare delle torture è stato l’ex maresciallo Renato Olino, componente della squadra di investigatori guidata dal colonnello dell’Arma Giuseppe Russo, ucciso nell’estate del 1977.