L’uomo è stato bloccato in flagranza di reato, subito dopo che aveva rubato 500 litri di gasolio dai serbatoi di un motopeschereccio mazarese (20 metri) di proprietà di un armatore 70enne del luogo, che al momento si trovava ormeggiato ed incustodito sulla foce del porto canale.
Per compiere il furto Gancitano ha agito con il proprio natante, a bordo del quale ha prima affiancato il motopeschereccio più grande per poi saltarvi sopra. Qui ha aperto i tappi del serbatoio e mediante una pompa ha iniziato ad aspirare il carburante, fino a quando i 13 fusti di plastica appositamente collocati sulla sua imbarcazione non si sono tutti riempiti.
Una volta ripresa la navigazione e guadagnata la banchina con il verosimile scopo di trasferire la refurtiva a terra, l’uomo è stato bloccato dai Carabinieri, condotto in caserma e, successivamente, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di processo.
Nel corso della perquisizione locale svolta a bordo della barca del Gancitano i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro la strumentazione adoperata dallo stesso per commettere il reato, e cioè una pompa di sentina collegata ad un tubo di gomma, appositamente modificata con commutatore in modo da potere assolvere sia alla funzione lecita di espellere acqua sia a quella illecita di aspirare gasolio.
I 500 litri di gasolio trafugati sono stati interamente recuperati e restituiti al legittimo proprietario, il quale ha tra l’altro dichiarato agli inquirenti che, proprio pochi giorni addietro, aveva subito un
analogo furto di carburante, ma non lo aveva ancora denunciato alle FF.PP.
Per contrastare tale fenomeno predatorio, i Carabinieri del servizio navale hanno rafforzato in controlli specifici, oltre agli altri compiti svolti in materia di navigazione, abusivismo commerciale di prodotti ittici e di sicurezza alimentare.
Dall’inizio dell’anno in corso, la Motovedetta Carabinieri di Mazara del Vallo ha infatti rilevato e perseguito numerose violazioni al codice della navigazione, per un totale di 6.000 euro circa di sanzioni elevate, nonché numerosi illeciti penali e non in materia di sicurezza alimentare dei prodotti ittici, per cui sono state elevate sanzioni per oltre 15.000 euro e sono stati complessivamente sottoposti a sequestro oltre 2.000 kg di prodotti ittici non tracciati o in cattivo stato di conservazione.