L'istituzione marsalese che Giulia Adamo vorrebbe cancellare, ma non riesce a farlo, adesso ha un nuovo presidente. Si tratta di Filippo Sparla, eminenza grigia da sempre accanto ad Adamo, che adesso il sindaco ha voluto con se come esperto per l'attuazione del programma politico - amministrativo in materia di "semplificazione burocratica e dei procedimenti amministrativi". Qualche giorno fa Sparla ha prodotto delle direttive per "fare risparmiare le casse comunali e migliorare l'efficenza del Comune". L'esperto del Sindaco è, da pochi giorni, anche presidente di Marsala Schola. Sarà l'ultimo? Pippo Sparla prende il posto dell’assessore alla Pubblica istruzione Eleonora Lo Curto, costretta alle dimissioni, ad appena una settimana dalla sua nomina, per la spaccatura creatasi in seno alla maggioranza politica che sostiene l’amministrazione cittadina. Sia il Pd che l'Mps di Ruggirello e Sturiano non vogliono la cancellazione dell'istituzione. Ed è su questa vicenda che si è creata la prima vera spaccatura della maggioranza di governo della città. Un nodo da sciogliere in tempi brevi, perchè si va verso l'approvazione del bilancio, e oltre alle normali ripercussioni politiche del contrasto e l'assessore Lo Curto a chiedere che si faccia chiarezza "perchè vanno destinate al mio assessorato le somme finora date a Marsala Schola". Ma ci sono tanti problemi in mezzo: che fine farà il personale di Marsala Schola, ad esempio?
L'ente è stato creato nel 2006 dall’amministrazione di centrosinistra Galfano-Giacalone per gestire i servizi erogati dal Comune all scuole dell’obbligo (mensa, trasporto, etc.). Una scelta, quella di cancellare Marsala-Schola, duramente criticata, alcuni giorni fa, dall’ex vice sindaco Leo Giacalone, l’ideatore della struttura. «Marsala-Schola - dichiarò Giacalone - è una ‘’creatura’’ che toglie potere ai politicanti di turno, che non hanno più le mani in pasta nella gestione diretta e non possono fare favori».
Intanto, alla vigilia della ripresa delle lezioni, le scuole dell’obbligo marsalesi ancora non sanno chi sarà il loro referente in materia di erogazione dei più importanti servizi, se ancora l’ente che il sindaco Adamo vuole sopprimere o il Comune. Nessuno, al momento, sa come finirà.