Sono ormai quattro anni che trascorriamo metà anno a Marsala. Marsala è una città che potenzialmente potrebbe vivere anche di solo turismo. I suoi panorami, la sua cucina, i suoi siti archeologici, (anche se poco fruibili) ne potrebbero fare una meta ambita e frequentata per periodi significativi e non solo per la fugace visita ‘mordi e fuggi’ al Museo del Baglio Anselmi e allo Stagnone.
Ma devo purtroppo rilevare che a fronte di queste invidiabili e per certi versi uniche caratteristiche, si contrappone una radicata incapacità (volontà?) di rendere vivibile il territorio marsalese.
Segnalo solo alcune disfunzioni da tutti verificabili.
La segnaletica orizzontale è ormai invisibile da anni anche se recentemente mi è capitato di vedere un furgone con la scritta Segnaletica Urbana. Mi è sorta spontanea la domanda: come passano il loro tempo gli addetti ?
Gli automobilisti sono soliti parcheggiare le auto in senso contrario a quello di marcia, creando sia in entrata sia in uscita gravi situazioni di rischio. In molti parcheggiano lasciando la coda dell’auto sulla carreggiata creando così intralcio alle auto di passaggio.
Un numero spropositato di automobilisti parla tranquillamente al telefonino in barba a qualsiasi norma stradale e di comune senso di responsabilità.
Motociclisti e scooteristi solo raramente indossano il casco e si esibiscono in inutili quanto pericolose acrobazie. Anche loro spesso telefonano mentre sono alla guida.
Per quanto ci stia attento non ho ancora visto un bambino ancorato al seggiolino previsto dal Codice stradale. Ometto qualsiasi commento.
La verifica di questi illogici e sanzionabili comportamenti è testimoniata dall’alto numero di inutili colonne spezzate disseminate su tutte le vie urbane ed extraurbane che non sono di monito a nessuno.
In questo poco edificante scenario spicca l’assenza della Polizia Municipale.
Se si ha bisogno dei vigili urbani si possono cercare e trovare in discreta quantità in Piazza Matteotti, intenti a parlare tra di loro o a fare capannello con i numerosi conoscenti che si trovano a passare di là. Nel caso remoto fossero presenti ad compiersi di tali infrazioni fanno come le tre famose scimmiette: “non vedo, non sento non parlo”. Amen e così sia.
Il loro colpevole comportamento contribuisce di fatto ad avallare tutte queste scorrettezze ignorando il loro specifico ruolo di educatori.
I numerosi gatti morti sulle strade non vengono rimossi; ci penseranno le auto in transito a consumarli ...?!!
C'è poi da rilevare che, laddove possibile, negozianti, ristoratori etc. accorgendosi della pronuncia 'straniera', maggiorano i prezzi nella irremovibile convinzione di essere i più furbi.
Mutuando una famosa frase del film “Bianca” di Nanni Moretti si può affermare "ANDIAMO AVANTI COSI', FACCIAMOCI DEL MALE !!".
Sono particolarmente addolorato per quanto sopra espresso perché la somma di tali comportamenti scoraggia il turismo e vanifica le indubbie qualità del territorio.
A mio vedere ci sono 'AMPI SPAZI DI MIGLIORAMENTO' ma devo, mio malgrado, dedurre che Marsala è fatta solo per i marsalesi già avvezzi a questa serie di situazioni.
Per quanto mi riguarda sto prendendo in seria considerazione l'eventualità di vendere la casa ed abbandonare Marsala, così come è stata abbandonata al suo destino dagli organi preposti.
Vogliate considerare queste mie righe un contributo a migliorare e a meditare e non una sterile, infruttuosa critica.
Cordialmente
Giovangiuseppe Magliulo
PS:
Mi trovo spesso a confrontare quanto vedo ad una celebre frase che il ‘sicilianissimo’ Giuseppe Tomasi di Lampedusa mette in bocca al suo personaggio:
I siciliani non vorranno mai migliorare, perché si considerano già perfetti. In loro la vanità è più forte della miseria, ogni intromissione di estranei sia per origine sia, anche se si tratti di Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla.