Scrive Tonino, sulla situazione di Porta Mazara
Chi le scrive è una persona che apprezza molto la Sua volontà, e quella di alcuni suoi Assessori, di rendere la città vivibile, però, credo, che non rendere, solamente ai residenti (oltretutto in possesso di regolare passo carrabile), l’accesso alle proprie dimore non sia giusto.
Mi ero permesso, durante la scorsa settimana, di mettermi in contatto con il Comando dei VV.UU. il cui addetto alla viabilità era concorde con il torto subito e che avrebbe fatto mettere le transenne in maniera tale da fare accedere, sottolineo ai soli residenti, alle proprie residenze, ma così non è stato. Tra l’altro, scrivo anche, per quelle sono persone anziane e portatori di Handicap, con regolare Autorizzazione esposta nella propria autovettura, che non possono permettersi il lusso di non poter accedere; né tantomeno scendere dalla propria auto, spostare una prima transenna, risalire per poi riscendere per rimettere la stessa al suo posto originale e così anche per la successiva transenna, per poi finalmente recarsi a casa propria; e comunque, è vietato che le transenne siano rimosse dai cittadini ma solamente dalle autorità competenti.
Vorrei vedere se ad una qualunque persona fosse vietato entrare nel garage del palazzo in cui risiede o che una transenna sia posta davanti al cancello della propria casa o residence o villa che sia.
Secondo il sottoscritto, sarebbe opportuno mettere i dissuasori elettrici, tipo arco di Via Garibaldi; dopo di che, per coloro che dimostrino di essere titolare di passo carrabile regolare e che per ogni mezzo in possesso possa dimostrare la residenza in zona, vendere ad un prezzo equo un telecomando per l’uso dei sopradetti dissuasori. Tenendo conto del numero dei residenti che insistono nella Via Amendola (tratto interessato), nella Via Isgrò e nella Via E. Alagna, i costi per l’Amministrazione non sarebbero poi così esosi e si potrebbe attuare ciò che i pedoni e l’Amministrazione Comunale desiderano, cioè la ZTL a PORTA MAZARA
Sicuro dell’interessamento della questione invio
Distinti Saluti
Tonino Rosolia
