Così sopraffatti dal dáimōn della curiosità si inizia a ricercare il testo ormai reperibile solo in biblioteca, luogo predisposto a tale funzione, specialmente se tale libro tratta di storia locale. Quale posto migliore per soddisfare le proprie esigenze se non la biblioteca della propria città? Capita così di imbattersi dopo anni di latitanza nella biblioteca comunale della propria città, la biblioteca di San Pietro a Marsala). Ed è così che si scopre quasi per caso che la biblioteca risulta esser chiusa per lavori di ristrutturazione. E’ da questa estate che questi lavori stando alle dichiarazioni dei dipendenti ci sono. Ma capita che nessun cartello indichi quando questi lavori sono iniziati e quando son destinati a durare indicando presumibilmente una data di fine, come diceva l’oracolo nel film di Matrix “al mondo tutto quello che ha un inizio ha anche una fine”. Allora ci si informa e si scopre, parlando con i dipendenti, che i soldi son finiti. La prima domanda che salta in mente, è com’è che sono finiti? Non era previsto un budget di spesa? E se son finiti i soldi dove sono andati a finire? A Maggio scorso il dirigente Giuseppe Fazio affermava: “In quest’ultima fase, in verità, i lavori stanno andando più a rilento”, direi spenti del tutto, ma si sa, l’estate era vicina e il sole troppo forte, “corrompeva gli animi” come diceva Montesquieu nel suo testo “lo spirito delle leggi”, adesso però l’estate è tramontata, la vacanza è finita ed il sole non batte più così forte come vorrebbe il Montesquieu, tale da corrompere ancora gli animi lavorativi. Ma continuiamo con le affermazioni del nostro dirigente: “Le risorse finanziarie a nostra disposizione sono limitate a causa del Patto di Stabilità e alcune imprese ci stanno abbandonando per questo. I disservizi non sono certo causati da uno stato di inerzia . Comunque, funziona perfettamente l’archivio storico di piazza Carmine, e la sede distaccata della biblioteca comunale, sita in contrada Terrenove Bambina, anche se qui i testi a disposizione sono nettamente limitati rispetto a quelli disponibili nella sede centrale. I tempi – conclude il dirigente comunale - sono lunghi, perché al termine dei lavori per l’adeguamento normativo, sarà la volta della riorganizzazione interna degli spazi della biblioteca, che interesserà la pulizia dei testi e la successiva catalogazione dei libri negli appositi spazi”. Alcuni punti andrebbero chiariti. 1) l’archivio storico di piazza Carmine, non è una biblioteca, ma appunto di archivio su cui eventualmente lavorare per pubblicare dei libri. 2) facendo una rapida ricerca nel catalogo opac in rete, la biblioteca di marsala è sprovvista di testi essenziali per capire la storia della sicilia, quella di Terrenove Bambina meglio non pronunciarsi. 3) sarebbe interessante sapere una volta terminati i lavori quanto tempo ci vorrà per usufruire sia degli spazi sia dei testi. 4) Simpatica la risposta “Le risorse finanziarie a nostra disposizione sono limitate a causa del Patto di Stabilità “, qui in Sicilia la colpa è sempre degli altri, il concetto di autocritica si disconosce. Ci si domanda infine se per ristrutturare una piccolissima biblioteca (ogni tanto il paragone con le città europee va fatto!!) ci vuole più di un anno? Perché a detta dei dipendenti “i lavori per la messa in sicurezza degli impianti elettrici” dovrebbero finire verso fine ottobre primi di novembre. Quindi se per aggiustare i cavi elettrici ci si impiega 6 mesi possiamo provare a smuovere l’immaginare per capire quanto ci vorrà per fare tutto il resto; “a pensare male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca” esclamava un uomo politico molto navigato nella vita politica e morale di questo paese… Ma del resto si sa vivere nell’incertezza e nell’indeterminatezza è il vivere quotidiano di noi marsalesi, del resto non è proprio la nuova frontiera della fisica quantistica il principio di indeterminatezza? Noi Marsalesi siamo avanti rispetto a ciò, da noi si pratica questo concetto, altro che fisica teoretica, per noi navigare fra le cime tempestose è un concetto esistenziale, qui da noi l’emigrazione è una risorsa!! Sarebbe interessante inoltre capire se ai nostri concittadini la cosa gli sta bene, o meno, cosi tanto per capire se nel 2012 serve ancora leggere e conoscere il cartaceo, perchè si sa, oggi c'è quel guru di nome google e santa wikipedia che ti spiega le cose, è vero non sempre son precisi e puntuali come si vorrebbe, in compenso son sbrigativi e del resto, con i tempi che corrono, è bene affidarsi ai bignami e avere un’infarinatura di tutto un pò, poi da chi son scritti e come son scritti poco importa .
Cordialità, Francesco