Contro la proposta presentata dall'assessore alle Finanze, Giuseppe Siragusa, che prevedeva un aumento delle aliquote al 5,2 per mille per le prime case, e del 9 per mille per le seconde, l'opposizione aveva presentato ben nove emendamenti di riduzione delle aliquote. Tutti, pur ricevendo parere favorevole presentavano il parere negativo dal ragioniere capo del Comune, Antonino Ingargiola per il rischio, in caso di approvazione, di un dissesto finanziario dell'Ente; tale parere, ma anche l'impossibilità paventata dal sindaco Cristaldi di stabilizzazione dei 180 precari in caso di bocciatura della proposta Imu, è stato giudicato strumentale dall'opposizione che godeva in aula di una buona maggioranza. Alla luce del rischio di una sonora sconfitta per l'amministrazione, l'assessore Siragusa ha chiesto una sospensione per una riunione con i capigruppo per trovare una soluzione condivisa, politicamente indolore per entrambi le parti. Dopo quasi due ore di sospensione, i lavori sono ripresi con la dichiarazione da parte dello stesso di Siragusa di ritirare l'atto amministrativo annunciando la creazione di un tavolo tecnico consiliare per rimodulare le aliquote Imu con il contestuale impegno della stessa amministrazione a ridurre delle spese individuate in staff, consulenti, auto blu, dirigenti e posizioni organizzative.
«Quello dell'amministrazione - ha dichiarato l'assessore Siragusa - è un segnale per andare incontro ai cittadini. Non potevamo consentire di andare allo scontro con un rischio di un dissesto finanziario. Siamo disponibili a dialogare con l'opposizione ed entro quindici giorni elaboreremo una nuova proposta da presentare in aula». Antonino Arena (capogruppo di Grande Sud) ha sottolineato: «Saremo contrari ad ogni proposta Imu dell'Amministrazione qualora non si verificasse una riduzione della spesa e degli sprechi. Noi per primi siamo pronti a ridurci l'indennità di consilglieri, lo stesso deve fare il sindaco e la giunta; la politica del lanciare dei segnali di avvicinamento alle esigenze della cittadinanza». Il pensiero di Arena è stato condiviso dal gruppo del Pd, e dai consiglieri Alestra, Iacono Fullone, Di Liberti, Frazzetta, Titone e Pecunia.