Sì. Tutto questo è stato fatto per i cittadini marsalesi. La qualità di questo ospedale doveva essere assolutamente migliorata.
Quali sono i punti che avete affrontato in particolare?
Siamo intervenuti sostanzialmente su 3,4 leve. La prima, fondamentale, è stata quella di dotare un numero, e una qualità, di offerta sanitaria più elevato. Quindi siamo andati oltre la pianta organica, e siamo passati da 173 infermieri a 216. Sono aumentati anche gli ausiliari, da 33 a 60.
Come mai avete avvertito la necessità di aumentare la pianta organica?
Innanzitutto perché l’ospedale di Marsala è di riferimento di un’intera area. E anche perché Marsala, con Castelvetrano, sarà destinatario del trasferimento dei reparti dall’ospedale di Mazara che si dovrà ristrutturare.
E il pronto soccorso?
Poi particolare attenzione al pronto soccorso. C’era inoltre una carenza di dirigenti medici. Degli otto selezionati per concorso, tre sono stati collocati a Marsala e adesso ce ne sono 13. Questi si aggiungono ai 19 infermieri, agli 8 ausiliari, alle 3 hostess, ai 7 autisti e all’assistente sociale. Tutto ciò per creare un pronto soccorso funzionante ed efficiente.
Tra le altre novità presentate in conferenza stampa c’era anche un’area per i codici bianchi, per i casi meno urgenti.
Sì, abbiamo previsto la possibilità di dislocare presso l’ospedale un ambulatorio per i codici bianchi. Con l’intenzione di decongestionare il pronto soccorso. Adesso per una necessità minore si può andare non solo all’ “Inam” ma anche al Paolo Porsellino.
De Nicola, la zona del Paolo Borsellino è un po’ isolata, e negli anni si sono verificati anche atti di vandalismo. Avete pensato qualcosa in merito a questo problema?
Abbiamo pensato di ampliare i sistemi di sicurezza della struttura. Abbiamo istituito un servizio di piantonamento fisso nelle ore notturne svolto da guardie giurate. E ovviamente la video sorveglianza e portineria.
Capita che i nostri lettori ci scrivono che all’ospedale sono antipatici, non accolgono bene il malato o non trattano con cortesia i familiari.
Stiamo proprio investendo sull’accoglienza, con dipendenti e hostess che all’ingresso accolgono il paziente e i familiari per veicolarlo anche in maniera più fluida al reparto adatto.
Lei ha anche sollevato dal suo incarico un dipendente che rispondeva scortesemente al telefono…
Sì, ma non a Marsala. L’accoglienza cortese deve essere praticata in tutti gli ospedali. Bisogna avere rispetto per i pazienti, lo devono avere medici, infermieri e tutti i dipendenti. Quel caso che ha citato lei si è verificato in un’altra città, e il dipendente non era certo cortese. Abbiamo anche pensato ad una ludoteca al Paolo Borsellino, per alleviare le giornate dei pazienti più deboli come sono i bambini. Ci stiamo anche adoperando per un punto ristoro da installare nell’ospedale, per consentire a pazienti e familiari di svagarsi un po’.
Ci sono altre novità?
Abbiamo raddoppiato il servizio volto alla prevenzione delle patologie oncologiche, con un ulteriore ambulatorio di oncologia rispetto all’unico esistente. Poi abbiamo anche attrezzato l’ospedale della rianimazione e stiamo arrivando all’inaugurazione della risonanza magnetica e di un centro Alzheimer.