Per Solito l'accusa è di omessa denuncia. Solito è stato comandante della stazione dei carabinieri a Marsala fino allo scorso Maggio, quando è stato sostituito dall'attuale comandante, il Capitano Carmine Gebiola.
L'udienza preliminare è prevista giovedì davanti al Gup.
L'indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, è partita dalla denuncia di un marsalese, Vito Sammartano, 42 anni, cuoco, che d'estate si trasferisce a Pantelleria per motivi di lavoro. Ai 14 carabinieri vengono contestati, a vario titolo, diversi reati.
Dalle lesioni al sequestro di persona, dal falso in verbalizzazioni all'omissione di atti d'ufficio e di denuncia e infine al favoreggiamento. Oltre che per il capitano Solito, il rinvio a giudizio è stato chiesto per Claudio Milito, Luca Salerno, Lorenzo Bellanova, Rocco De Santis, Stefano Ferrante, Cristian Petraglia, Salvatore Carbone, Giovanni Capuano, Giuseppe De Gennaro, Antonio Belzaino, Giuseppe De Rosa, Francesco Castellana e Giuseppe Liccardi. Quest'ultimo all'epoca dei fatti comandante di stazione. Il divieto di dimora a Pantelleria era stato disposto dal gip per Milito, Salerno, Bellanova, De Santis e Ferrante. Per costoro, e per Petraglia, ritenuti gli autori delle violenze, era stato chiesto l'arresto. Agli altri sette militari si contesta di non aver denunciato i fatti. "Sono stato fermato ad un posto di blocco e condotto in caserma verso le 4 del mattino - ha raccontato Sammartano - e dopo l'alcol test, a cui, seppur di poco, sono risultato positivo, sono stato massacrato di botte".