L'imputato è stato inoltre condannato al pagamento di una provvisionale di 35 mila euro in favore della vittima, costituita parte civile con l'assistenza dell'avv. Donatella Buscaino.L'episodio era accaduto il 10 marzo del 2009 negli uffici della Dipendenza provinciale del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico di Trapani. Al culmine di una lite, scoppiata per futili motivi, Genna si sarebbe scagliato contro il collega sferrandogli un violento pugno al volto. A seguito dell'aggressione l'impiegato riportò la frattura della branca ascendente sinistra della mandibola. Il trauma subito, ha inoltre spiegato il dottore Saverio Urso, consulente del pm chiamato a deporre in aula, avrebbe determinato un forte stress psichico da cui sarebbe scaturita la paralisi della corda vocale destra.
Genna - che è stato assistito dall'avv. Giuseppe Rando - ha sempre respinto le accuse. Due mesi dopo l'episodio presentò una querela sostenendo di essere stato vittima di un'aggressione da parte del collega. Dopo averlo insultato l'avrebbe colpito ripetutamente con calci e pugni al volto, al capo e al fianco sinistro, cagionandogli lesioni personali - escoriazioni al cuoio capelluto e trauma alla regione zigomatica sinistra - giudicate guaribili in tre giorni. Circostanza smentita dai testimoni oculari presenti al fatto e chiamati a deporre in aula nel corso del dibattimento. .
D'ANTONI. Riprende oggi dinanzi il Tribunale di Trapani, il processo a carico dell’ex manager dell’Azienda sanitaria locale, Gaetano D’Antoni, che è chiamato
a rispondere di abuso d’ufficio.
Il procedimento scaturisce da un’indagine relativa ad una trattativa privata per l’assegnazione del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria di un battello pneumatico da adibire a soccorso in mare, avviata sette anni fa dall’azienda sanitaria. Alla gara furono invitate cinque aziende, quattro delle quali operanti in provincia di Palermo.
I nomi delle ditte sarebbero stati forniti direttamente dalla direzione sanitaria.
La gara si concluse negativamente perché l’unica azienda partecipante presentò un’offerta alta.
Dopo la trattativa fu però chiesto alla stessa ditta di praticare uno sconto sull’importo che era stato ritenuto troppo elevato e così si pervenne ad un accordo. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di una procedura «anomala». L’ex manager dell’Azienda sanitaria – che è assistito dall’avvocato Donatella Buscaino –
avrebbe volutamente favorito la ditta appaltante a scapito delle altre.
Renato Vivona, amministratore della ditta, che nell'ultima udienza è stato chiamato a deporre in aula, ha però dichiarato di non conoscere Gaetano D’Antoni e di non averlo mai neanche incontrato.
PAVARINI. Continua a Trapani il processo a carico di Lea Pavarini, direttrice del Conservatorio Scontrino, e di Angelo Gamgino, direttore amministrativo. Sono accusati peculato. Il procedimento scaturisce da un’indagine riguardante alcune delibere, approvate dal Consiglio di amministrazione con le quali è stata autorizzata l’erogazione di alcune somme a favore dei due imputati e di sei collaboratori per incarichi supplementari. Gli inquirenti contestano a Pavarini e Gambino di avere tratto in inganno gli altri componenti sulla legittimità e correttezza del provvedimento ed alla fondatezza delle obbligazioni debitorie.Nell'ultima udienza, lunedì, ha parlato il consulente della difesa, Giancarlo Iacomini, che ha detto che le somme che i due sono accusati di aver preso indebitamente "erano dovute" e pertanto i due imputati "hanno agito nel rispetto della legge". «Non ho rilevato nessun profilo d’illegittimità nelle delibere approvate », ha detto il consulente, rispondendo alle domande dell’avv. Gioacchino Sbacchi, difensore degli imputati e ha detto anche di non avere rilevato alcuna duplicazione dei compensi in favore dei dipendenti.