Il padre di Leonardo, Antonino, ha appreso della condanna mite con amarezza: "Come genitore di un ragazzo splendido che, nonostante fosse costretto sulla sedia a rotelle quasi dalla nascita e amava la vita alla quale sorrideva giorno dopo giorno con una forza disarmante, mi sento offeso e deluso dalla sentenza di patteggiamento. Non si può morire in questo modo assurdo e tragico, ucciso dall' imprudenza, da un ragazzo neo patentato. Ci sono molte cose che non tornano in ciò che è accaduto e non mi rassegnerò fin quando il mio adorato Leo non avrà la giustizia che merita. Pultroppo mi sono reso conto che la giustizia terrena premia i vivi e non i morti (tanto questi non ci sono più .....), ma non è proprio così perchè il mio grande Leo da lassù mi darà la forza di proseguire e mi sarà buon consigliere".
TRUFFA DELLE ASTE. Si è tenuta ieri l'udienza preliminare che vede coinvolti un gruppo di marsalesi autori di una truffa relativa alle aste giudiziarie del Tribunale di Torino. Si sono costituite le parti civili Claudio Bologna e Mario Licari. Sono rappresentati dagli avvocati Vartolo e Cavasino. Gli imputati sono Lombardo Salvatore, difeso da Avv. Lo Greco del Foro di Torino, Lombardo Giovanni, difeso da Giovanni Gaudino, Genna Carlo difeso da Diego Tranchida e Maniscalco Antonio difeso da Paolo Paladino.Oltre alla costituzione delle parti civili, Lombardo Salavatore ha preannunciato che chiederà il rito abbreviato. L'udienza prossima si terrà il 27 novembre(ore 11): potranno costituirsi altre persone offese (ier presenti ma non costituite), si discuterà l'abbreviato (e si concluderà) e si procederà all'udienza preliminare per le altre posizioni. Il giudice è Annalisa Amato.
OMICIDIO VIA. La Corte di Cassazione ha confermato le condanne, a ventisei anni di carcere, di Orazio Montagna e Giovan Battista Della Chiave per l'omicidio di Nino Via, il giovane magazziniere della Gea ucciso a Trapani, la sera del 5 gennaio del 2007, durante una rapina per aver preso le difese di un collega, Pietro Terraglia. Un gesto eroico che Nino Via - medaglia d'oro al valor civile - pagò con la vita. Giovan Battista Della Chiave e Orazio Montagna vennero arrestati dai carabinieri di Trapani a conclusione di una lunga e complessa attività investigativa. Secondo gli inquirenti a sparare sarebbe stato Giovan Battista Della Chiave. Lui, però, ha sempre negato, sostenendo di aver progettato la rapina ma non di avervi partecipato. Secondo la sua tesi a realizzare il colpo sarebbe stato Orazio Montagna, assieme a due suoi congiunti.