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08/11/2012 05:40:58

Trapani, il Sindaco Damiano... e i "malandrini"

Succede martedì, sul Lungomare Danti Alighieri, nel corso di una cerimonia organizzata dal Rotary Club del capoluogo in memoria delle vittime di mafia. Presenti diverse scolaresche, a cui si è rivolto il primo cittadino e generale dei carabinieri Vito Damiano. Il comunicato stampa diramato dall'ufficio stampa del Comune, con qualche piccola acrobazia linguistica, non cita né le parole "mafia" o "Cosa nostra" né altri sinonimi. Piuttosto, citando il discorso "rivolto direttamente ai bambini delle scuole, con un linguaggio semplice e diretto", parla di "malandrini". Nella città della Loggia Scontrino, di Rostagno, Virga e Birrittella, il sindaco non lascia spazio a sfumature di grigio e si rivolge ai bambini dividendo la società in buoni e cattivi: "Gran parte della collettività è formata da gente buona e brava e da poche persone, cosiddetti 'malandrini', che cercano di fare interessi propri a scapito di gente buona. La cerimonia di oggi – ha detto Damiano – vuole ricordare gente molto più buona di come siamo noi, che ha sacrificato la propria vita proprio per difendere la collettività formata in gran parte da persone buone e brave". Alla giusta rievocazione il sindaco ha aggiunto: "Oggi noi li ricordiamo perché vogliamo imitarli e, comportandoci bene, rifiutare il ricatto e le pretese dei 'malandrini'”. Non è la prima volta che Damiano tratta Cosa Nostra curandosi del linguaggio. Poche settimane dopo il suo insediamento, nella scuola media Simone Catalano, disse che di mafia nelle aule non bisognava più parlare, preferendo altri temi più generici sulla legalità o aspetti del vivere sano come l'alimentazione equilibrata. Il giorno dopo, in una conferenza stampa, precisò: «Basta con queste recite scolastiche tutte incentrate sulla mafia, retoriche e patetiche, con i bambini magari vestiti con coppola e lupara a ripetere frasi di adulti, citazioni di magistrati come Falcone, che non capiscono fino in fondo». Parlare continuamente di mafia, disse il sindaco, rischia di dare troppa importanza al fenomeno. Meglio parlare di "malandrini", allora.

Ecco il comunicato stampa del Comune di Trapani

CERIMONIA ORGANIZZATA DAL ROTARY INTERNATIONAL. L’INTERVENTO DEL SINDACO

Un discorso rivolto direttamente ai bambini delle scuole, con un linguaggio semplice e diretto. E’ quello che il Sindaco Vito Damiano ha formulato partecipando questa mattina alla cerimonia promossa dal Rotary International Club Trapani Birgi Mozia, per la deposizione di una corona dall’alloro ai piedi del monumento realizzato dal Club nell’anno rotariano 2005 – 2006 e collocato nell’aiuola posta all’angolo tra il Lungomare Dante Alighieri e la via Nino Bixio. Una cerimonia, ha evidenziato il Sindaco, per ricordare le vittime di “quella violenta forma di subcultura ancora imperante”. Quando il Sindaco è arrivato sul luogo della cerimonia, ha chiesto ai bambini della scolaresca presente quali erano le loro considerazioni sui motivi della cerimonia. Una bambina ha risposto: “Perché qui è morta una persona”. Il Sindaco ha pertanto ritenuto, dopo avere rivolto un ringraziamento alle autorità presenti, di rivolgersi direttamente ai bambini spiegando loro che “gran parte della collettività è formata da gente buona e brava e da poche persone, cosiddetti <malandrini>, che cercano di fare interessi propri a scapito di gente buona. La cerimonia di oggi – ha detto – vuole ricordare gente molto più buona di come siamo noi, che ha sacrificato la propria vita proprio per difendere la collettività formata in gran parte da persone buone e brave. Oggi noi li ricordiamo perché vogliamo imitarli e, comportandoci bene, rifiutare il ricatto e le pretese dei <malandrini>”.
 

Marco Rizzo