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19/11/2012 05:51:17

Scafista o salvatore? Oggi a Marsala la sentenza per il francese Beniatou. "Matassa": revocati gli arresti a Messana

 L'avvocato Paolo Paladino, legale del francese, ha chiesto l'assoluzione: ritiene che in realtà il suo assistito abbia salvato “quei disperati che rischiavano di annegare”. Beniatou è un piccolo imprenditore parigino d’adozione, emigrato da piccolo in Francia dalla Tunisia. Fu arrestato subito dopo aver accomapgnato i migranti a Pantelleria. “Ma è stato tutto un equivoco” dichiara. «Quei dieci migranti - spiega il franco-tunisino - erano alla deriva su un barcone, io con il mio gommone ero diretto da Hammamet a Marsala». “Il mio assistito - spiega Paladino - non è uno scafista, anche perchè non si è maif visto uno scafista dotato di gommone con tanto di targa, assicurazione, tassa di registro regolarmente pagata, pilota con patente nautica....” Eppure Beniatou è finito in carcere perché, dopo avere imbarcato i clandestini, non ha avvertito, telefonicamente o via radio, le autorità che stava arrivando con quel carico umano. Quasi tutti i migranti sbarcati, tranne uno, hanno confermato la versione dell’imprenditore. 

MATASSA. E' stata definita dagli inquirenti, la "Matassa", perchè di vere e proprie matesse di rame si trattava, l'operazione condotta dalla Procura di Marsala che è culminata nell'arresto di 8 persone, indagate allo stato per i reati di furto aggravato, ricettazione ed interruzione di pubblico servizio. A seguito di riesame presentato dagli Avv.ti Vito Cimiotta e Stefano Venuti, il Tribunale delle libertà di Palermo ha revocato la misura applicata dal GIP di Marsala a Messana Antonino, al quale è stato applicato l 'obbligo di dimora nel comune di residenza. Gli indagati sono difesi dagli Avv. ti Salvatore Chiofalo, Stefano Venuti, Vito Cimiotta e Massimiliano Di Giorgi.