Arriva la squadra idrotecnica in Via A. Elia n. 5! È la squadra incaricata dal Comune di Marsala per le riparazioni alla conduttura idrica del sottosuolo che rifornisce dell’oro bianco (acqua) i cittadini non morosi. È il tredici novembre 2012. Le quattordici unità abitative (Palazzo delle Rose) della Città hanno ristabilito così, finalmente, il loro punto di approvigionamento d’acqua autonomo per il fabbisogno familiare(documentazione/youtube/Lureziocaro90: http://www.youtube.com/watch?v=QelvX-kYCf4&feature=youtu.be).
Certo, la cosa, dopo le sollecitazioni dei giorni passati, è andata a buon fine. È con soddisfazione comune (lavoratori, appaltatori, personale dell’Ufficio comunale addetto, cittadini aventi diritto). I lavoratori diretti – che hanno venduto la loro forza viva per una giornata lavorativa (ma non loro stessi, diversamente da come ancora pensano e dicono molti datori di lavoro e o appaltatori: gli operai sono miei; i miei operai, etc...) – non si sono risparmiati. La riparazione tanto differita così è finalmente portata a termine con esito positivo. Riteniamo però provvisorio tale esito così come abbiamo avuto modo di sperimentare e come lo è, forse, per tanti altri nodi della Città e del territorio. La rete idrica (in gran parte è antica), usurata e mal posizionata con tutti i danni e i rischi che la cattiva dislocazione comporta. Dalla constatazione di come sono distribuite e concomitanti le varie reti dei servizi sotterranei risulta chiaro che mancano (dall’origine) di una razionale pianificazione. Tutta la rete avrebbe bisogno di essere ripristinata in toto e secondo un chiaro e “pubblico” intervento. Un piano che lasci i tracciati rinnovati in un vera e propria mappa topografica della/e stessa/e rete/i sotterranea/e. Ciò eviterebbe alle squadre addette ai lavori interventi casuali (come avviene per ora), improvvisati per la ricerca del punto di rottura e alquanto dispendiosi per la Comunità. Il sottosuolo ci racconta che la rete non gode di buona salute e sistemazione. La deposizione del nuovo tubo di allaccio convive, sebbene a breve distacco, dalla tubazione della FOGNA e da quella del GAS. Non è maldicenza la nostra! Abbiamo segnalato già la cosa, nel nostro precedente articolo http://www.youtube.com/watch?v=QelvX-kYCf4&feature=youtu.be), alla responsabile attenzione dell’Amministrazione pubblica e dei suoi dirigenti (non è necessario fare nomi e cognomi). Il problema è ereditato e lasciato agli interventi di fortuna! E gli interventi di manutenzione/riparazione avvengono per di più “alla cieca” o per sondaggi casuali (i lavoratori delle squadre di soccorso non dispongono di una topografia della rete che corre nel sottosuolo).
Ma oggi (come ieri) insistiamo e riproponiamo: non è ora che l’Amministrazione cittadina metta mano al pensiero e al rinnovo del sistema IDRICO INTEGRATO marsalese (per il vero DISINTEGRATO!), anziché pensare alle privatizzazioni, aumentare la tassazione e investire in iniziative di parata e consumo (gravanti su tutti, e specie sui più deboli) che non migliorano affatto la qualità della vita delle persone?
Una programmazione pluriennale per quartiere o zone (seguita da partecipazione diretta di tutti i cittadini: il suolo, il sottosuolo come l’acqua ... sono beni “pubblici” e “bene comune”) – che rimettesse ordine e qualità nel sottosuolo cittadino e marsalese – potrebbe essere l’avvio di un modo più efficace e democratico di amministrare la cosa pubblica e nuova difesa “pubblica” del “bene comune”. Ci vuole coraggio e denaro? Ma dove vengono le finanze quando si spende per altre cose che non hanno la stessa importanza vitale?