Il Gup del Tribunale di Marsala, Annalisa Amato, ha deciso per il processo, nato da un’inchiesta che a fine luglio 2007 sfociò nell’emissione di otto misure cautelari. A processo andranno i fratelli gemelli Giovanni e Giorgio Arena, di 37 anni, entrambi pregiudicati, originari di Palermo ma residenti a Marsala, dove gestivano «di fatto» la «Autoelite srl»; Pietro Giuseppe Centonze, 37 anni, pregiudicato e sorvegliato speciale, cugino del capo mafia marsalese Natale Bonafede; i marsalesi Domenico Crimi, di 30 anni, Giuliano Balsamo, di 59, Gianvito Marino, di 36, e Saverio Fici, di 41, tutti dipendenti dell’Autoelite. Per Elena Ventura, di 61 anni, palermitana, madre dei fratelli Arena e amministratore dell’Autoelite, la posizione è stata stralciata per nullità di notifica. Rinvio a giudizio per Anna Concetta Pinto, di 41 anni, Piero Genna, di 40, Girolamo Stassi, di 51, e Giuseppe Patrik Basile, di 37. Quest’ultimo, ex consigliere comunale dei Verdi, è difeso dall’avvocato Salvatore Bilardello, che afferma: «Basile è una vittima. E’ stato raggirato da chi si è presentato nella sua agenzia con falsi documenti». Il processo, in Tribunale, inizierà il 24 gennaio. A difendere gli imputati saranno gli avvocati Alessandro Casano, Paolo Paladino, Diego Tranchida, Luisa Calamia e Erino Lombardo e Salvatore Bilardello.
POLIZIOTTI ASSOLTI. L’assistente capo di polizia Baldassare Genna, coinvolto nell’indagine sulla casa di riposo per anziani «Villa Royal» (e per questo sospeso dal servizio), è stato assolto dall’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Roberto Riggio, che ha assolto anche altri due poliziotti, Pietro Graffeo e Francesco Riggi, imputati per omessa denuncia. Genna, difeso dall’avvocato Edoardo Alagna, era stato posto agli arresti domiciliari l’11 ottobre 2010 (tornò in libertà a fine febbraio 2011) e durante il periodo di detenzione tra le mura di casa, in contrada Colombaio Lasagna, fu notato fuori dalla sua abitazione in compagnia dei suoi due colleghi.
FURTO, DUE CONDANNE AD UN ANNO. Sono stati condannati ad un anno, il primo, ed a dieci mesi di reclusione l’altro, Paride Pellegrino e Leonardo Messina, i due giovani di 20 e 19 anni fermati una settimana fa dai carabinieri a Castellammare del Golfo poco dopo avere svaligiato un’abitazione.Gli imputati, assistiti dagli avvocati Nicolò Gervasi e Fabio Altese, hanno chiesto di definire le loro posizione con rito alternativo ed hanno beneficiato di una riduzione di pena e della sospensione. Paride Pellegrino, dopo il fermo, aveva tentato di offrire una parte della refurtiva ad un appuntato al fine di convincerlo a lasciarli andare.
VALDERICE. Un anno di reclusione per Leonardo Di Benedetto, ex dirigente dello Sportelo Unico Attività Produttive di Valderice. Assoluzione per Vito Aiuto, dirigente del Servizio tecnico fognario. Sono queste le richieste avanzate, al Tribunale dal Pm Franco Belvisi. Di Benedetto, chiamato a rispondere di abuso d’ufficio, è accusato di aver rilasciato l’autorizzazione per la realizzazione di uno stabilimento industriale ittico senza procedere agli adempimenti di legge.
Nel corso del processo sono emerse anche delle presunte interferenze politiche. Il Comune di Valderice s’è costituito parte civile. La sentenza è prevista per il 18 dicembre