Una decisione che non è vista di buon occhio dai farmacisti operanti tra città e periferie. Alcuni di loro, evidenziano i consiglieri, «hanno già opposto ricorso legale all'atto deliberativo chiedendo la revoca dell'atto, in quanto ritengono che la proposta dell'amministrazione non è equa rispetto alla distribuzione sul territorio, ma lesiva per le stesse farmacie». I consiglieri, inoltre, affermano che la materia è di competenza del Consiglio comunale.