Accusati di sequestro di persona, abbandono di incapaci, maltrattamenti, somministrazione di farmaci guasti o non adeguati alle patologie, esercizio abusivo della professione sanitaria, l’11 ottobre 2010 erano stati posti agli arresti domiciliari Baldassare «Enzo» Genna, assistente capo di polizia poi sospeso dal servizio, la moglie Vita Maria Rallo e il fratello Giuseppe Genna. Denunciati Christian e Danilo Genna, figli della coppia Genna-Rallo.
Nelle testimonianzei hanno parlato undici dipendenti della casa di riposo, principalmente pulizieri ed inservienti. Hanno raccontato che "a gestire la struttura era principalmente la signora Vita Maria Rallo". "Il marito - secondo le testimonianze - frequentava la struttura, ed ogni tanto faceva la spesa, ma tutte le responsabilità erano sulle spalle della signora".
Soddisfatto il legale di Giuseppe Genna, l'avvocato Luigi Pipitone: "Il mio assistito, come emerge dalle testimonianze, era un semplice dipendente, non aveva alcun ruolo decisionale". A difendere invece gli altri imputati (ovvero la famiglia Genna - Rallo) è l'avvocato Edoardo Alagna: "Le testimonianze - dice - confermano che fino al 2007 la struttura era frequentata da medici e infermieri ed offriva dei servizi all'altezza". Alagna inoltre fa presente che alcuni dei testi hanno intrapreso delle vertenze lavorative nei confronti dei titolari di Villa Royal, e quindi possono considerarsi dei "testimoni interessati". Quattro le parti offese costituite in giudizio (ai tempi furono trovati, in condizioni pietose, circa venti anziani), rappresentante dall'avvocato Gaudino, che ricorda: "Dal tono delle testimonianze fin qui raccolte emergono maltrattamenti, vecchietti picchiati, e che di notte venivano anche chiusi a chiave".
Nella prossima udienza saranno ascoltati altri cinque testi dell'accusa. La data prevista è il 5 Febbraio.