"Per un'informazione libera, democratica e di sinistra, per un'alternativa a un sistema sociale e politico ingiusto e insensato", il Manifesto chiede il sostegno dei lettori. Il giornale, anche per la riduzione dei finanziamenti pubblici alla stampa, rischia di chiudere se non troverà nuovi lettori o nuovi finanziatori.
Da tanti anni ho abbandonato l'illusione della sinistra radicale, eppure la notizia che il manifesto possa chiudere mi lascia l'amaro in bocca. La libertà di stampa é una cosa troppo preziosa perché si possa restare senza una sua voce. Non ha importanza se non siamo seguaci di quel tipo di informazione politicamente indirizzata; é importante avere la possibilità di leggere anche quella per capire la complessità della società.
Come spesso capita, quando i soldi vengono a mancare i problemi si acuiscono. Cosicché alla crisi finanziaria del giornale si é accompagnata una frattura tra una parte dei collaboratori e la dirigenza. Alcuni eccellenti giornalisti se ne sono allontanati: Vauro, Marco D'Eramo e Rossana Rossanda. Si dirà che i fuorusciti si ricicleranno in altre testate e il loro valore non sarà perso. Ma non é la stessa cosa trovare in edicola una testata che li raggruppi tutti e andare a scovare questo o quel profugo del giornale in altre testate.
I botti
Mentre eravamo davanti al panificio, abbiamo sentito un gran botto, e ci siamo tutti voltati di colpo per vedere. Abbiamo capito subito che era un petardo lanciato da qualche ragazzo. Uno di noi ha detto: "Una volta i botti si sparavano a Carnevale". Un altro ha risposto : " Oggi é sempre Carnevale".
A volte una frase secca é più esplicativa di un saggio.
Il nucleare é pericoloso
La giunta Crocetta é ai primi respiri e già cominciano i contrasti tra i suoi componenti. L'assessore Zichichi ha dichiarato che sogna una Sicilia con tante centrali nucleari. Il presidente Crocetta ha comunicato che non se ne parla nemmeno.
Il nucleare é davvero pericoloso, se basta parlarne per creare un caso.