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10/12/2012 09:18:57

Marta Marzotto & Company: ma è questa l'Italia?

Era vestita di un tessuto a lustrini con colletto di pelliccia chiara, collana a più giri, enormi orecchini. E' l'Italia parolaia di sempre, che riesce a dire niente, ma parla anche nelle occasioni in cui dovrebbe tacere. Si contrappone al 99% degli italiani, eppure parla come tutore dell'Italia.
Milioni di italiani sono sotto la soglia della povertà. Le banche danno sempre meno credito a questi straccioni che sono diventati gli italiani. Nonostante ciò, il governo le finanzia, o le fa finanziare dall'Unione Europea, con prestiti a tassi irrisori, che loro alzano notevolmente nel concederli ai clienti. E' contemporanea alla notizia della prima della Scala, l'altra notizia che il governo ha concesso 3 milioni di euro al Monte dei Paschi di Siena, per salvarlo dal baratro. Se, poi, si va a vedere chi ha amministrato questa banca, si scoprono gli stessi figuri di sempre, che hanno preso compensi esorbitanti, quando vi hanno lavorato e quando ne sono andati via, indipendentemente dalla buona conduzione della banca stessa. Tanto alla fine pantalone paga!
Gli italiani veri, quel 99%, sopportano, come sempre. A loro manca lo spirito rivoluzionario. Da sempre si sono adattati, hanno sperato nella buona stella, sono sopravvissuti a tirannie straniere e nostrane. A volte sono stati calpestati e derisi in maniera tragica Alla sopraffazione e alla violenza, hanno opposto la furbizia dell'accomodamento. Bastava sopravvivere. Il nostro sole, il mare che ci circonda, il clima che al Sud é bello e al Nord non é pessimo ci hanno sostenuto e in parte ricompensato.
Eppure, essere sfottuti così dalla signora Marzottto, non va bene. I contestatori, per lo più giovani extraparlamentari e dei sindacati di base, avrebbero voluto tirare frutta fradicia e uova marce ai figuranti della politica, della finanza, dell' industria, del commercio e della moda che s'infilavano negli ingressi, i più importanti in quello secondario, per dare meno nell'occhio. Mezzo governo, con Monti in testa, passa senza dire una parola fra due ali di fotografi e cronisti. E che cosa potrebbero dire? Che il Lohengrin di Wagner é un'opera splendida, che tutti dovrebbero vedere? Ma lo sanno, loro, che con quello che costa un biglietto tanta gente ci mangerebbe un mese? Credo che lo sappiano, sono quasi tutti intrufolati nella finanza e nell'economia, ma l'hanno rimosso dalla loro mente. Altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di venire a sfottere sotto i riflettori e le telecamere quel 99% di veri italiani.
Il presidente Napolitano stavolta non é venuto, e ha fatto bene. Gli sta cadendo addosso il programma del risanamento affidato ai tecnici. Lui pensa, solo nelle ampi stanze del Quirinale, a come puntellarlo, e loro, i tecnici, come studenti discoli, marinano il lavoro e se vanno a godere musica.
Dio non voglia, per loro, che la musica cambi, e che i pensionati incazzati, i giovani senza lavoro, i lavoratori licenziati non facciano sentire per le vie il rumore sordo della ribellione.
Leonardo Agate