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10/12/2012 10:33:27

La radioterapia inesistente in provincia di Trapani. Interviene l'Adoc

 Ecco la nota di Amodeo:

Mentre a Palermo al Civico qualche giorno fa ha preso vita un avanzato centro di radioterapia mirata (tomoterapia), nuovo gioiello tecnologico di livello internazionale, con inizio dei lavori, ivi compresi gli adempimenti procedurali, svolti in soli dieci mesi, qui in provincia di Trapani, nella stessa Sicilia, ci troviamo, nonostante le numerose sollecitazioni, incredibilmente a distanza ormai di anni di inutili e vane promesse in una condizione di completa discriminazione ed emarginazione sanitaria a causa, anche di una radioterapia inesistente nella nostra provincia, che costringe i malati a percorrere svariati chilometri per arrivare nei centri specializzati, con grave disagio ed apprensione che non giovano certamente allo stato di salute dei pazienti, per non parlare poi della chemioterapia insufficiente ed inadeguata che abbisognerebbe di strutture decenti ed ambienti idonei ed accoglienti, evitando la presenza di più pazienti nella stessa stanza, ed alcuni accorgimenti legati alla penuria di personale, mezzi ed attrezzature. Ormai è generalmente condiviso dalla gente il nostro pensiero già espresso in altri documenti che “il miglior ospedale per i Siciliani, sopratutto per i residenti in provincia di Trapani, rimane, purtroppo, l’aereo con la speranza di potere staccare non solo un biglietto di andata ma soprattutto quello di ritorno”.
Nulla ancora si sa, per esempio, a distanza di mesi sulla richiesta di uno “sportello unico delle neoplasie”, che potrebbe realizzarsi a costo zero.
Conosciamo perfettamente la storia ospedaliera della Provincia: procedure di appalti bloccate, interesse delle forze politiche brave solo a fare qualche ipocrita documento pubblicitario fine a se stesso, se non addirittura con il subdolo intento per ostacolare qualcosa, qualcuno, o per solo campanilismo, pastoie burocratiche, inefficienze istituzionali, lungaggini poco credibili nelle costruzioni e ristrutturazioni, con inizi e fine lavori delle strutture che si protraggono nel tempo indefinito delle cose siciliane, ed ancora accorpamenti e riorganizzazioni con pochissimi risultati in termini di efficienza nella erogazione dei servizi alla gente, et.ecc.
Tutto ciò non e’più tollerabile! A questo punto è forse troppo chiedere di individuare da subito un sito dentro o vicino ad uno dei tanti ospedali esistenti nella Provincia e copiare quello che è stato fatto a Palermo in soli dieci mesi. La politica se vuole recuperare un poco di credibilità intervenga con i loro rappresentanti nelle istituzioni per perorare procedure di urgenza, mettendo da parte campanilismi e contrapposizioni politiche..
Nel caso dovessero mancare i soldi proponiamo: a) di utilizzare parte di quelle risorse destinate a spese inutili dei vari comuni; b) di tagliare drasticamente i costi della politica anche locale destinando le relative somme a tale nobile iniziativa; c) di effettuare ad integrazione una raccolta legata alla generosità dei tanti cittadini; d) che i Comuni e la Provincia emettano buoni obbligazionari per finanziare tale opera sicuramente di interesse pubblico ed umanitario.
Noi qualche idea la abbiamo. Solo vorremmo essere ascoltati.