Il rinvio, pur in presenza (al 2° appello) del regolamentare numero legale, è stato deciso dal Presidente Peppe Poma per consentire alle competenti Commissioni di esaminare la pratica ed esitare così il richiesto parere. La convocazione d’urgenza del Consiglio Provinciale proprio sotto la festività del Natale, infatti, non aveva ancora consentito alle Commissioni di potere espletare compiutamente il proprio compito.
Da quasi 10 giorni intanto l’Aula “Piersanti Mattarella” continua ad essere occupata dai dipendenti provinciali, i cosiddetti precari (cat. A e B), che protestano contro la finora mancata chiarezza sul loro futuro lavorativo. Tutto finora è però rimasto entro i limiti della civile protesta – anche se contestazione e rabbia montano comprensibilmente sempre di più – ed anche stamani i lavoratori in questione avevano consentito ai Consiglieri Provinciali di potere avviare regolarmente la seduta.
Si ricorda che il Commissario Straordinario della Provincia ha già avviato le procedure per la stabilizzazione del personale precario (circa 200) con riguardo ai soli processi assunzionali previsti dalla specifica normativa, limitatamente cioè al personale da inquadrare nei livelli retributivi-funzionali per i quali non è richiesto il titolo di studio superiore a quello dell’obbligo. Il percorso rimane tuttavia subordinato al rispetto di tutta una serie di vincoli finanziari in materia di spesa per il personale, formulati nel gennaio scorso dalla Corte dei Conti Siciliana, per cui sarebbe necessario procedere alla contrattualizzazione al minimo di 18 ore settimanali di tutti gli aventi diritto rispetto alle attuali 30 ore, con conseguenze che in molti casi potrebbero essere letteralmente catastrofiche sui bilanci, già esigui, di tante famiglie di questi lavoratori.
Si ricorda altresì che il Consiglio Provinciale il 21 dicembre scorso ha unanimemente approvato un apposito O.d.G nel cui dispositivo finale si chiede l’intervento del Presidente e della Giunta di Governo della Regione Siciliana, con il coinvolgimento dei competenti Dipartimenti regionali al Lavoro, alla Funzione Pubblica ed alle Autonomie Locali, che consenta di dirimere ogni diversa interpretazione in ordine al vincolo del turnover così come disciplinato dall’art. 76, comma 7, 2° periodo D.l. 112/2008 finalizzato a permettere la trasformazione a tempo indeterminato del personale precario di cui alle procedure di stabilizzazione in corso di attuazione nel rispetto di tutti gli altri limiti fatta eccezione per il turnover, in attuazione di quanto previsto dalla Circolare Interassesoriale n. 1/2011.
Nel documento inoltre c’è l’impegno, sempre nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, a reperire più ampie risorse finanziarie al fine di permettere l’aumento del monte ore dei singoli contratti di lavoro a tempo indeterminato con apposita programmazione da inserire già nel bilancio dell’esercizio 2013.
L’ordine del giorno, subito dopo la sua approvazione, è stato trasmesso con procedura d’urgenza al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, agli Assessori e ai Dirigenti Generali degli Assessorati alla Funzione Pubblica ed al Lavoro (oltre che a tutti i Parlamentari regionali eletti in provincia di Trapani e ai Segretari Generali provinciali della Cgil, Cisl, Uil). Da parte della Regione però, almeno fino a questo momento, non è pervenuta alcuna risposta e questo fatto sta chiaramente contribuendo ad innalzare pericolosamente il livello della protesta da parte dei precari.