Così, facendo irritualmente da banca, ancora una volta, come già accaduto alla vigilia di Natale, l'Ato Tp 1 "Terra dei Fenici" si è dovuta sostituire alla sua ditta fornitrice nella gestione della raccolta dei rifiuti, e ha pagato le tredicesime ai dipendenti, evitando così uno sciopero che avrebbe provocato il blocco delle attività.
«Una procedura necessaria quella effettuata dai liquidatori dell’Ato Tp1 - si legge in una nota diffusa da Terra dei Fenici - che avevano già manifestato piena solidarietà ai lavoratori in ordine alla mancata corresponsione della mensilità di ottobre (avvenuta poi con ritardo), e che hanno provveduto al pagamento degli stipendi di novembre di fronte alla mancata risposta dell’Aimeri Ambiente alle numerose sollecitazioni per un rapida soluzione della vertenza.
L ’Ato Tp1 ha informato circa l’evoluzione della vicenda i Comuni nonché la Prefettura. Di fronte all’inadempienza dell’Aimeri, lo scorso 29 dicembre, il sindaco Giulia Adamo ha minacciato di proporre la «rescissione » del contratto d’appalto. Ed esprimendo la sua «solidarietà» ai lavoratori, ha rivolto il suo «plauso» all’iniziativa dei liquidatori dell’Ato Tp1, Giuseppe Provenzano e Francesco Tumbarello - d'altronde, ce li ha messi lei...- che si sono subito fatti avanti per un «intervento sostitutivo» e «scongiurare le legittime azioni di proteste degli operatori».
La stagione degli Ato, comunque, volge al termine. Il 29 Dicembre l'Ars ha approvato disegno di legge presentato dalla giunta Crocetta, sulla gestione dei rifiuti. “I Comuni – dice il governatore – potranno in forma singola o associata provvedere alla gestione della raccolta dei rifiuti. Con questo provvedimento miriamo ad un abbattimento dei costi e ad un miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini”. Il provvedimento, di due soli articoli, consente nel contempo ai Comuni che lo vorranno di uscire dagli Ato e di assumere direttamente la gestione della raccolta dei rifiuti. Il voto e' arrivato dopo l'accelerazione impressa dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, che non ha ammesso nessuno degli emendamenti presentati al di fuori della commissione Ambiente. Il ddl ha ottenuto il si' di 51 deputati, mentre 22 si sono astenuti. Nessun voto contrario. "Non si è ancora arrivati all’auspicata riforma della gestione dei rifiuti in Sicilia ma la nuova norma approvata all’Ars, che proroga la vita degli Ato Ambiente fino a settembre, contiene anche un passaggio importante, ovvero la possibilità, per i Comuni di gestire in proprio o in forma associata le gare d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani”. E’ quanto dichiara l’on. Nello Dipasquale, capogruppo all’Ars di Territorio. “E’ un passaggio cruciale e al tempo stesso importante perché consente ai Comuni di avere le mani libere e di responsabilizzare i sindaci rispetto alla gestione dei rifiuti secondo le risorse disponibili e i proventi dei tributi atti a tale scopo. Si eviteranno così i passaggi dannosi che si sono finora registrati, con i Comuni che dovevano versare i fondi all’Ato Ambiente e quest’ultimo esperire la gara d’appalto. Nel frattempo alcuni Comuni non hanno potuto pagare e sono nati dei contenziosi che hanno pesantemente segnalato la gestione dei rifiuti nell’isola, con ricorsi e azioni giudiziarie e con numerosi decreti ingiuntivi e problemi per i lavoratori del settore. La norma approvata all’Ars, in attesa di una vera e propria riforma dei rifiuti, è già dunque il primo punto di una riforma che vedrà nuovamente protagonisti i Comuni e dunque le esigenze e i bisogni locali dei territori. L’auspicio è che si possa legiferare quanto prima per riordinare in modo compiuto il settore. Mi preme in questo caso evidenziare che nonostante le gravi difficoltà economiche, la provincia di Ragusa non ha per fortuna vissuto la drammatica situazione che è purtroppo comune a varie realtà della Sicilia dove è scoppiata l’emergenza rifiuti. In un’ottica di programmazione futura, mi auguro che anche nell’area iblea si possa procedere, anche in attesa di una nuova e più funzionale raccolta differenziata anche su base intercomunale, alla realizzazione di nuove discariche subcomprensoriali che finora, dove presenti, come nel caso del comprensorio di Ragusa, si sono rivelate scelte vincenti”.