Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/01/2013 15:46:54

Monti è salito e subito disceso in politica

Parte degli italiani hanno pensato che la soluzione trovata dal presidente della Repubblica fosse buona. Si sono detti: "I partiti non riescono più a trovare alcuna intesa, e ci sono cose urgenti da definire. Vediamo se dove non sono arrivati i politici ci possano arrivare i tecnici". Un'altra parte degli italiani ha pensato che abdicare alla politica per la tecnica, nel governo del Paese, non può essere che un male, o comunque una contravvenzione del principio che la politica non può che appartenere ai politici. I tecnici possono e devono essere lo strumento di cui i politici si servono per il perseguimento dell'interesse pubblico. Quest'altra parte di italiani pensava:"Se la sovranità risiede nel popolo, e il popolo la esprime attraverso il voto, coloro che devono governare il Paese devono essere eletti dal popolo". Nemmeno questa opinione fa una grinza.
A tredici mesi dall'inizio del governo Monti, ora che sta facendo le valigie per la fine leggermente anticipata della legislatura, si possono tirare alcune somme, sul governo dei tecnici e sul suo presidente in particolare.
Questo governo si é comportato bene nei riguardi delle richieste dell'Unione Europea, capitanata dalla Germania, e in minor misura dalla Francia. Il credito della nostra nazione verso l'Unione Europea é aumentato. Purtroppo non é migliorata la situazione socio - economica italiana, che anzi é peggiorata. Rispetto a tredici mesi fa, quando ha lasciato il Cavaliere:
1. la disoccupazione é aumentata, quelle giovanile e del Sud a limiti indecenti;
2. il Pil é diminuito;
3. l'inflazione é aumentata;
4. il baratro di quelli che vivono sotto la soglia di povertà é diventato più profondo;
5. il debito pubblico ha raggiunto la cifra mai toccata di due milioni di miliardi di euro;
6. la giustizia continua a essere lenta, anzi più lenta di prima.
Viene spesso ripetuto che abbiamo più credito in Europa - leggi: presso la Cancelleria tedesca -. E' vero, ma la pancia non si riempie con il credito.
Il tentativo del presidente della Repubblica di salvare l'Italia per mezzo dei tecnici é miseramente fallito. Sarebbe stato opportuno, a questo punto, che Monti se ne fosse reso conto, e avesse abbandonato il campo. Da buon tecnico, avrebbe potuto rientrare alla sua Università. Invece no. Egli ha deciso di diventare formalmente politico, mirando alla nuova presidenza del consiglio. La sua trasformazione antropologica é talmente riuscita in poche settimane che ieri ha pronunciato la fatidica frase di tutti i politici falliti, che addossano ad altri la responsabilità del proprio fallimento. Ha detto a TG5COM: "Le tasse sono aumentate per colpa degli irresponsabili", come se lui fosse stato un comune cittadino e desse un giudizio su questo governo. Si dà il caso che il governo, che ha fatto aumentare le tasse, é il suo.
Leonardo Agate