«L'introduzione, ad esempio, dell'Angiografo digitale - dice Alberto Di Girolamo, direttore di Cardiologia del Sant'Antonio Abate di Trapani - ha consentito di avviare terapie innovative, come quelle relative all'Angioplastica primaria (dilatazione dei vasi sanguigni), intervenendo con estrema rapidità e riducendo sicuramente l'indice di mortalità di un infarto o di altre delicate patologie cardiologiche. Fatto non secondario - spiega Di Girolamo - per le caratteristiche del nostro centro cardiologico, Hub della Rete infarto dell'ASP di Trapani, e come tale luogo di convergenza dei pazienti più gravi provenienti da tutta la provincia».
Tempestività e rapidità, vantaggi, che, generati dalle caratteristiche tecniche delle macchine diagnostiche ad Alta tecnologia, migliorano anche la stessa qualità e accuratezza diagnostica.
«La TAC 64 slices - chiarisce Ignazio Bacile, direttore pro tempore del Dipartimento di Radiologia di Trapani 1 (Trapani, Alcamo e Pantelleria) - ha accresciuto enormemente la velocità di esecuzione degli esami diagnostici, portandoli ad una rapidità dell'ordine di 3/4 minuti e consentendo, peraltro, indagini prima impensabili per qualità e dettaglio sia di immagine che di informazione. Un esempio - spiega Bacile - è lo studio vascolare, che, attraverso l'esame compiuto con la TAC 64 Slices, fornisce informazioni approfondite, chiare, dettagliate, utilissime a tutti gli specialisti che convergono nel percorso di cura del paziente».
Al maggior numero di esami eseguiti, corrisponde anche la riduzione dei tempi di attesa e della mobilità. Un esempio è l'ospedale di Marsala. «Solo nel 2012 - spiega Giuseppe Cassarà, coordinatore di Radiologia del Distretto sanitario di Trapani 2 (Marsala, Mazara, Castelvetrano e Salemi) - sono stati eseguiti ben 28mila esami di Risonanza Magnetica in regime di ricovero e Pronto Soccorso, 5500 TAC e 6500 mammografie da screening. Le liste di attesa sono state decisamente ridotte e, oggi, per un esame TAC si attendono al massimo sette giorni».
Le Alte Tecnologie allocate presso l'ASP di Trapani sono il frutto di un investimento di 220 milioni di euro del Piano PO-FESR 2007/2013, co-finanziato dalla Regione Siciliana, che ha consentito alla Sicilia di distribuire sull'intero territorio regionale macchinari diagnostici di Alta tecnologia per l'erogazione di un servizio sanitario su standard europei.
Per maggiori informazioni sulle Alte tecnologie e i servizi sanitari erogati: www.costruiresalute.it