Per la segretaria generale della Cgil Mimma Argurio si tratta di “una situazione annunciata e determinata da politici irresponsabili e da una pessima gestione della società”.
“Riteniamo – ha detto Argurio – che una vertenza che riguarda il futuro occupazionale di settantuno lavoratori non si possa concludere con la liquidazione della società ma con soluzione più serie e sensate volte a garantire il mantenimento della società e la stabilità dei posti di lavoro”.
Per la Cgil la proposta è quella di ricapitalizzare la Megaservice iniziando nuovamente ad affidare servizi e lavori edili per importi tali da consentire alla società di multiservizi di far fronte alle spese di gestione.
Il sindacato ha chiesto, infine, l'immediato pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori (il saldo dello stipendio di settembre e le mensilità di ottobre, novembre e dicembre), e ha annunciato che la protesta dei lavoratori proseguirà, giorno e notte, fino a quando non verranno trovare soluzioni finalizzate al mantenimento della Megaservice.
Sulla Megaservice si sta consumando alla Provincia uno scontro durissimo. Al consiglio provinciale hanno chiesto alla Regione addirittua la la revoca della nomina della Dott.ssa Luciana Giammanco a Commissario Straordinario della Provincia perchè non è stata presente proprio alla riunione del consiglio provinciale che era stata convocata per affrontare il tema della Megaservice, con i dipendenti che sono in sciopero dallo scorso 15 gennaio.
Sono 74, i dipendenti della Megaservice. "La cosa più grave che addebito alla dirigenza della Megaservice – dichiara il presidente del consiglio provinciale Peppe Poma – è di non aver mai comunicato al proprio socio unico, cioè la Provincia Regionale, il reale stato dell’arte della società, in particolare per quanto concerne l’anno 2012 il cui bilancio intermedio, cioè al 31 ottobre dello stesso 2012, certificava una perdita consistente, per l’esattezza 1 milione e 853 mila euro, e di non avere avanzato alcuna riserva in ordine al provvedimento con cui il 29 dicembre scorso è stato adottato lo schema di convenzione per l’effettuazione, da parte della Megaservice, dei servizi strumentali ed istituzionali dell’Ente Provincia, anche perché i 550 mila euro previsti nel bilancio di previsione a copertura dei servizi indicati dal business plan per l’anno 2013 non sono certo sufficienti a risolvere la difficilissima situazione in cui versa la società partecipata". .
Anche per Giuseppe Ortisi (Vice Presidente del Consiglio Provinciale) ci si trova di fronte ad una "gestione disastrosa della Megaservice e si sapeva già che i 550 mila euro della convenzione sarebbero serviti a ben poco, ma – ha aggiunto – ci era stato detto che l’approvazione dell’atto entro lo scorso 31 dicembre costituiva condicio sine qua non per salvare la società. Se ci sono ancora margini di manovra – ha concluso Ortisi – ne prendiamo atto e speriamo che le prossime riunioni servano a fare definitiva chiarezza".
Dal canto suo il presidente della Megaservice Mimmo Signorello (messo in questo posto dall'ex presidente della proivncia Mimmo Turano) dice: «Confido nel loro buonsenso per una sospensione della loro azione di protesta». Fa chiarezza sugli stipendi: «Abbiamo pagato i mesi di maggio, giugno, luglio, agosto, parte di settembre e la tredicesima». Ed ha anche un annuncio da fare: «Siamo riusciti ad ottenere delle anticipazioni su fatture per lavori in corso che ci daranno una boccata d'ossigeno». Ma lo sciopero rischia di ridurre gli introiti.
Secondo lui Cda non ha alcuna responsabilità sulla crisi della Megaservice: «Da quando ci siamo insediati, lo scorso 17 agosto, abbiamo raggiunto obiettivi disattesi da altri». Signorello polemizza con il sindacato: «Era a conoscenza delle condizioni della società. Ha sempre saputo e non ha fatto nulla per scongiurare la crisi. Già nel gennaio 2012 aveva chiara la situazione». Dopo avere puntualizzato che «non tutti i lavoratori hanno aderito allo sciopero». Signorello difende il direttore amministrativo Salvatore Montemario e rigetta la richiesta di dimissioni: «Ha la mia fiducia».
LO RE. "Apprendendo la notizia dell'occupazione ad oltranza di Palazzo Riccio di Morana (sede della Provincia Regionale di Trapani), da parte dei lavoratori della società Megaservice, contro la proposta di mettere in liquidazione la società di multiservizi di cui la Provincia detiene il 100 per cento delle azioni, il Partito della Rifondazione Comunista-Federazione di Trapani, esprime totale solidarietà ai 71 lavoratori. Questi lavoratori, che rappresentano 71 famiglie trapanesi a rischio di un futuro concreto, oltretutto non ricevono lo stipendio da settembre, incappando in ulteriori aggravi di una posizione economica già estremamente difficile. Esprimiamo anche soddisfazione nell'apprendere che tutte le sigle sindacali, hanno preso una chiara e netta posizione a favore dei lavoratori. Auspichiamo inoltre che la vertenza possa concludersi con una decisione che tuteli in primo luogo il destino lavorativo di 71 persone, attraverso la garanzia di mantenimento della società. Il Partito della Rifondazione Comunista di Trapani condanna severamente l'inaccettabile decisione, presa dalla Commissaria della Provincia con i rappresentanti della Megaservice, di liquidare tout court tutti i lavoratori, dimostrando una volta di più come certe Istituzioni utilizzino il potere politico datogli dal Popolo, contro il Popolo stesso"