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09/03/2013 05:14:36

Tonno rosso, è guerra: "Il governo penalizza la marineria siciliana"

Mentre il comparto della pesca in Sicilia sta affrontando una crisi senza precedenti, torna altissima la tensione tra il Governo regionale e quello nazionale: nel mirino dell’assessore Dario Cartabellotta il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, che avrebbe deciso di non rispettare accordi già decisi ma non firmati prima delle elezioni, modificandoli a svantaggio dei pescatori siciliani e a favore di quelli campani.

QUOTA TONNO - “Nella bozza di decreto preparata ma non firmata prima delle consultazioni del 24-25 febbraio, la Sicilia aveva 300 tonnellate di quota tonno con il sistema palangaro - assicura Cartabellotta -. Ciò sarebbe servito a compensare la perdita di quote subite dalla Sicilia dal 2000 in poi e che ha eliminato i piccoli pescatori a vantaggio di una gestione di grandi imprese nel nome di una moderna concentrazione monopolistica. In quella firmata e che ci è stata comunicata dal direttore della pesca, per presa visione e senza confronto democratico in Conferenza Stato-regioni, la Sicilia ha 265 tonnellate contro 1450 del sistema circuizione adottato in Campania. C'è spazio pure per 40 tonnellate di pesca sportiva”. “Questo - sottolinea l’assessore - è lo stile e il modo con cui vengono usati i poteri dello Stato con arroganza e presunzione istituzionale, anche perché è stata pure soppressa la Commissione Consultiva della pesca”.

PENALIZZATA MARINERIA SICILIANA - A rincarare la dose il senatore Antonio D’Alì, secondo cui il ministro Catania “ha decretato in materia senza attendere l'esito dell'incontro con le Regioni e con gli operatori, nella sostanza penalizzando la marineria siciliana a tutto vantaggio di quella campana dove lo stesso ministro (tecnico?) è stato candidato e, guarda caso eletto. Ognuno ne tragga le relative considerazioni”. Secondo Giovanni Basciano, responsabile dell’Agci Agrital Sicilia, “il decreto ministeriale sulle quote di pesca del tonno rosso per il 2013 penalizza la Sicilia. Per questo - prosegue - siamo soddisfatti della posizione assunta in merito dall’assessore regionale Cartabellotta, soprattutto per quanto riguarda la richiesta inoltrata al ministero perché venga aumentata la quota destinata al palangaro, attualmente al 15%, e contestualmente venga eliminata la quota per la pesca sportiva”. 

MILAZZO. “Esprimo tutta la mia preoccupazione per la scelta del Ministro delle politiche Agricole Mario Catania di diminuire di ben 35 tonnellate la quota per la pesca del tonno con il sistema palangaro, non dando seguito agli impegni presi lo scorso gennaio che prevedevano un aumento della quota da 197 a 300 tonnellate”. Lo dice Antonella Milazzo, deputato regionale del Partito Democratico.

“Ancora una volta – aggiunge - viene mortificato un settore che potrebbe e dovrebbe essere fondamentale per l’economia e lo sviluppo della Sicilia, e che invece da anni versa in una crisi profonda. E’ inaccettabile che in questo momento vengano penalizzate le imprese e le tante famiglie che traggono il loro sostentamento dalla pesca del tonno”.

“Condivido pertanto - conclude Milazzo - la dura presa di posizione dell’assessore regionale Risorse agricole Dario Cartabellotta sulla scelta del ministro Catania di portare a 265 tonnellate la quota tonno e auspico che si intraprendano tutte le azioni necessarie affinché non venga consumata l’ennesima beffa ai danni della nostra isola”.