Per entrambi il pm Scalabrini ha chiesto la condanna. Nell'ultima udienza si sono tenute le arringhe degli avvocati Giovanni Gaudino e Salvo Lo Greco («assoluzione o minimo della pena»).
Nello stesso procedimento sono coinvolti anche altri due marsalesi, Carlo Genna, di 54 anni, e Antonio Maniscalco, di 57, carrozziere, che afferma di essere una vittima della truffa e non uno degli autori. Per Genna e Maniscalco chiesto il rinvio a giudizio.
L'indagine è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. Diciassette le «vittime» di truffe individuate dagli investigatori, tutte convinte di poter fare ottimi affari comprando a prezzi «stracciati» automobili, motociclette, imbarcazioni da diporto motori fuoribordo e altro. Per Salvatore Lombardo il pm ha chiesto la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione, mentre per il fratello Giovanni sono stati invocati 2 anni e 8 mesi. Per entrambi, comunque, il pm ha chiesto l'assoluzione dall'imputazione di associazione per delinquere.
SELINUNTE. Sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Marsala, su rischiesta dell P.M Nicola Scalabrini , otto persone indagate a vario titolo della Seven Turist che dovranno comparire il prossimo 20 maggio.Si tratta di Giovanni Cascio, 66 anni, Giovanni Grande di 59, Eugenio Brillo 62, Mario Aldo Brillo di 58, Giacomo Fundarò di 68, Antino Titone, Girolamo Castiglione di 51 anni.
Gli altri indagati della Società Trinacria srl hanno goduto della prescrizione del reato. Il processo è scaturito per avere ottenuto alcuni imprenditori contributi pubblici per la realizzazione di un albergo a Selinunte Belice Mare, mentre commercianti ed artigiani fornitori avrebbero emesso fatture per prestazioni di servizi non regolari.
CASO HOTEL DELLE PALME.Già condannato, con rito abbreviato, a 3 anni e 4 mesi di carcere, il principale autore del «raggiro» ai danni dei fratelli Hopps (il 56enne romano Erasmo Cipriani), il pm Sabrina Carmazzi ha invocato la condanna a 4 anni per un altro protagonista della vicenda, il 62enne Giancarlo Fabbri, anch'egli romano.
L'assoluzione, invece, è stata chiesta per gli altri due imputati del processo: Antonio Onorati, 58 anni, di Frosinone, e Maria Caterina Scaduto, di 39, di Villabate. Contro l'assoluzione di Onorati, però, si è pronunciata l'avvocato Arianna Rallo, legale di parte civile per Fabio Hopps. Le persone alla sbarra sono accusate di bancarotta fraudolenta. La storia inizia nell'ottobre 2005, quando i fratelli Hopps furono arrestati per truffa allo Stato per quattro miliardi di lire di contributi «indebitamente» percepiti. Nel 2006, quindi, decisero di vendere due alberghi, l'Hotel delle Palme di Marsala e Hotel Vecchio Borgo di Palermo in cambio dell'azzeramento dei debiti. Incapparono, però, in un compratore (Cipriani) che non saldò i debiti con le banche e che inoltre si servì di un prestanome (Fabbri). Poi, i due alberghi, di cui il Cipriani sarebbe stato comunque sempre il «dominus», vennero ceduti, per cifre irrisorie («100 mila euro ciascuno - ha ricordato Arianna Rallo - per altro non versati») alla società «Partecipazioni Alberghiere Friulane».
Nel 2008, inoltre, l'Hotel delle Palme fu ceduto «fittiziamente» alla «So.c.im. 2000» di Onorati. La sentenza sarà emessa domani, 27 marzo.