Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/04/2013 05:20:31

Il consiglio comunale di Trapani boccia la commissione di inchiesta sui vigili urbani. Sempre liti nel Pdl

 In realtà l'aula ha bocciato una pregiudiziale che poi ha bloccato l'iter per la costituzione della commissione e l'indicazione dei suoi componenti. "Procedura illegittima" dicono dai banchi del Pd, dove le carte sono già state inviate all'assessorato regionale Autonomie Locali. 
L'atto d'indirizzo che aveva ricevuto un'ampia maggioranza era stato presentato dal capogruppo del Pd Enzo Abbruscato, ma quando il consiglio era di fronte alla scelta finale, ha rovesciato l'esito. I democratici stanno valutando anche d'inviare tutta la documentazione alla Procura della Corte dei Conti per verificare se è stato fatto un danno erariale. La commissione d'indagine avrebbe dovuto verificare e studiare la gestione del lavoro svolto dai vigili. «Non avrebbe avuto  alcun intento punitivo e di controllo interessato - dichiara Abbruscato - .  Solo che di fronte ad una serie di problemi che sono stati riscontrati e messi in evidenza anche dalle stesse sigle sindacali di categoria è giusto dare, tutti insieme, un contributo di chiarezza».

E' invece stato approvato un atto d'indirizzo del gruppo «Uniti per il Futuro», che fa riferimento all'ex Sindaco Fazio. . L'amministrazione Damiano dovrà avviare una verifica di tutte le strade private utilizzate ad uso pubblico per acquisirle al patrimonio comunale. 

Per quanto riguarda invece la mera politica, a tenere banco sono le liti all'interno del Pdl. Il giovane consigliere Salone, insieme ad altri consiglieri del Pdl, ha formato un gruppo tutto suo, "Azzurra Libertà". Per ripicca è stato espulso, dai vertici del partito, dal Pdl. Lui ribatte invece di essere ancora tesserato: «Non è assolutamente vero. Sono iscritto al partito e posso testimoniarlo carte alla mano». Sono queste le parole con cui Francesco Salone smentisce il coordinatore comunale Vito Santoro ed è  passato al contrattacco: «Le insinuazioni di Santoro sono gratuite e le rispedisco al mittente. E' chiaro che risponde ad una logica politica ed agli ordini che gli vengono calati dall'alto. Non è così che si gestisce un partito che si dice liberale. Non sarà certo lui dire se sono o no del Pdl. Comunque è grave che non sappia del mio tesseramento».

Cosa aveva detto Santoro? «Quelle di Salone sono elucubrazioni personali e smanie di protagonismo. Non ha alcuna sostanza politica e rilevanza di partito quanto lo stesso non risulta, ad oggi, neanche tesserato. Nemmeno a livello locale ha mai condiviso impegni, decisioni ed attività di partito, come facilmente riscontrabile in tutte le occasioni, per ultimo alle elezioni regionali e politiche. Ha tenuto posizioni contrarie ad ogni indicazione del partito e del gruppo, attaccando l'amministrazione comunale. Non può millantare, né mistificare, alcuna possibile appartenenza al partito».