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08/04/2013 04:17:03

Pasqua, alberghi semi-vuoti. La situazione in provincia

Dal punto di vista degli albergatori, infatti, il calo registrato, rispetto all’anno precedente, è stato notevole e le soste ormai sono diventate brevi: la permanenza non dura più di due giorni, un intero fine settimana al massimo.  Eppure il dato generale della provincia di Trapani indica Marsala e San Vito le due mete che in qualche modo si salvano nel mese di aprile, rispetto alle altre città, nonostante il forte calo.

All’Hotel Carmine, in pieno centro storico a Marsala, alla reception sottolineano subito il calo rispetto all'anno scorso. Lì i turisti per Pasqua sono stati una quarantina, provenienti dall'Italia e dall'Europa. “Arrivano qui – dicono - esclusivamente grazie a Ryanair. E’ la compagnia che favorisce gli arrivi, che li porta, altrimenti non sappiamo come andrebbe”. Il tono è un po’ deluso, consapevole del momento di crisi. Stesso discorso per il B&B “Palazzo Diaz”, nell’omonima via centrale: le richieste per Pasqua sono state di due, tre  camere. Un netto calo rispetto all'anno scorso, e i turisti erano provenienti dalla Sicilia, non oltre, arrivati per vacanze brevissime, giusto due giorni per assistere alla Processione del Giovedì Santo e ripartire il sabato, oppure fermarsi dal venerdì alla domenica. Tra tutti, a ritenersi soddisfatto del periodo appena trascorso è il B&B “Porta Nuova”, sempre in pieno centro storico. I gestori sono contenti, hanno avuto tutto pieno, ma non esattamente per la Pasqua, quanto piuttosto per le regate veliche organizzate della Società Canottieri Marsala dal venerdì al lunedì di Pasquetta. Lì, infatti, ha sostato tutto il gruppo in gara, circa 20 persone che si sono fermate dal giovedì al lunedì, e in più una famiglia di Imola, arrivata per vedere la Processione. Ma già l’Hotel Centrale parla di nuovo di calo evidentissimo: qualche camera per l'evento velico della Società Canottieri e per una gara di ciclismo, “e per Pasqua forse 2 camere, la maggior parte italiani, stranieri se ne sono visti pochissimi”. Villa Favorita, che è anche ristorante e sala ricevimenti, ha chiuso l'hotel in questo periodo, e lo riaprirà a fine aprile. Le cose dovrebbero migliorare a breve: già per il mese in corso, e soprattutto per i due successivi che verranno. Gli eventi organizzati, con l’offerta di pacchetti specifici, sono svariati. In questo primo periodo di vacanze della stagione, Marsala Città Europea del Vino 2013, non ha attratto molti turisti come si aspettava. La crisi del comparto turistico però prescinde dalle iniziative messe in campo.

Anche gli altri comuni non si sono distinti per flusso turistico. Molto piatta è stata la situazione a Favignana e nelle Egadi dove anche il maltempo, oltre alla crisi economica, ha tenuto i turisti lontani dalle isole. Anche qui gli operatori turistici se la sono passata male, anzi peggio. Perché alberghi e strutture ricettive erano praticamente vuoti, a differenza dell’anno scorso quando gli albergatori erano rimasti soddisfatti per la tanta affluenza. Qualche sporadica presenza si è registrata tra sabato e domenica di Pasqua. Presenze che hanno fatto tirare un po’ il fiato anche all’Amministrazione comunale che ha deciso di chiudere al traffico il centro storico per consentire a bar e locali organizzare i posti all’aperto.

 “Nei due giorni dello scorso fine settimana - ha dichiarato il vicesindaco Giuseppe Pagoto - abbiamo avuto un anticipo della stagione estiva con l'arrivo delle prime presenze turistiche. L'isola è già pronta per accogliere turisti e visitatori. Adesso auspichiamo una veloce riapertura dell'ex stabilimento Florio che ci permetterà di proporre un'offerta turistica qualificata e da sempre apprezzata”.

Intanto i dati regionali indicano una consistente mobilità interna a compensare il calo dei turisti extraregionali. Ma questo flusso si concentra soprattutto in quelle zone in cui le amministrazioni sono particolarmente attive. Allo stesso tempo si registra una stagionalità che si restringe sempre di più e  che incide sia sulla redditività delle strutture che sui posti di lavoro. Questo il quadro del turismo siciliano all’indomani delle vacanze pasquali fatto da Ornella Laneri, presidente regionale di Confindustria Aberghi e turismo che ha fatto una indagine rapida sul settore e al prossimo assessore al Turismo manda a dire: “Dobbiamo vederci prima possibile per fare il punto: non è pensabile che in una regione come la nostra la stagione delle vacanze possa durare da maggio alla fine di agosto. Bisogna mettersi subito al lavoro e rapidamente far invertire la rotta. E’ stata rilevata assenza generale del partner pubblico anche a livello comunale e provinciale, ad eccezione di Marsala con un ottimo sindaco che ha dato visibilità al territorio”. A ridurre la competitività delle aziende incidono la contrazione generalizzata della stagionalità che rischia di avere conseguenze anche sui contratti che hanno come è noto durata semestrale e una tassazione altissima (tra il 60 e il 70%) che strangola  le imprese turistiche siciliane a vantaggio del resto di Europa. In generale, spiegano gli albergatori, le cose sono andate bene «grazie anche a una certa mobilità interna:i siciliani che non hanno potuto prendere l’aereo o andare fuori dall’isola hanno scelto una meta interna. In alcuni posti come le Eolie le cose non sono andate benissimo ma questo è dovuto al periodo: per quelle isole marzo è troppo presto”.
Le previsioni per i prossimi mesi tendono ad essere più ottimistiche.