L’ex pm del processo Andreotti è stato procuratore generale a Caltanissetta ed è stato preferito dal Csm a Francesco Messineo, attuale capo della procura siciliana. “Qualcuno – ha esordito Scarpinato – ha detto che in questo Palazzo si è tentato di processare la storia. E’ falso. Perchè la magistratura palermitana – ha proseguito – si è sempre mantenuta nell’esercizio dell’azione penale. Ma il nostro Paese ha una storia anomala rispetto agli altri paesi europei".
Roberto Scarpinato nel corso della sua carriera entrò a far parte del celebre pool antimafia al fianco di Falcone e Borsellino, dove si occupò dei molti omicidi perpetrati da mano mafiosa come quello di Pio La Torre, di Salvo Lima, del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sempre a Palermo prese parte a diversi delicati processi, come quello contro il senatore a vita Giulio Andreotti, nel ruolo di pm. Lavorò inoltre alla revisione del processo sulla strage di via d'Amelio, nella quale perse la vita il giudice Borsellino insieme agli agenti della scorta, in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza.