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17/04/2013 07:28:06

Rischiano il posto in 18 al centro Vanico di Castelvetrano


"Chiederemo un incontro all’azienda – dice Gaspare Giaramita, segretario comunale della Camera del lavoro Cgil – per cercare di concordare insieme eventuali soluzioni alternative ai licenziamenti".
La vicenda ha avuto inizio nel 2008, quando già allora i tagli alla sanità della Regione hanno cominciano a far sentire i primi effetti sulle strutture convenzionate e sui loro lavoratori. Tra le aziende del settore in crisi vi fu anche quella del “Vanico”. Una legge emanata proprio quell’anno, consentì, su suggerimento dei sindacati, di applicare la cassa integrazione in deroga. I licenziamenti paventati non ebbero più corso e il livello occupazionale fu garantito.
La cassa integrazione, da allora, è stata rinnovata ogni anno. Nel 2013, a febbraio, è arrivato dalla Regione un accordo quadro che non ammetteva più proroghe, dopo quattro anni, alle aziende convenzionate dei settori sia dei trasporti sia della sanità. Conseguentemente la cassa integrazione per i dipendenti del «Vanico» non si è potuta più applicare. Niente più ammortizzatori in deroga per le 18 unità che hanno già ricevuto la lettera di preavviso del licenziamento, che varia a seconda del livello di inquadramento e dell’anzianità lavorativa.