La richiesta è stata avanzata dal segretario Uilcom, Francesco Silvano, per evitare il trasferimento del personale a Palermo che, nel 2014, sancirà la soppressione di 47 sedi periferiche, compresa quella trapanese. In alternativa al trasferimento i 34 operatori potranno optare per la soluzione del "telelavoro". Da qui, la richiesta di «considerare possibile la fruizione da parte dei lavoratori che intendessero rimanere in città da telelavoristi, di locali idonei confiscati alla mafia, in comodato gratuito».