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06/05/2013 08:46:45

Tentata rapina al Notaio Lombardo. Arrestati dai carabinieri altri due componenti della banda

 

Alle prime ore di sabato scorso i Carabinieri della Stazione di Locogrande, Paceco e Petrosino hanno chiuso il cerchio sulla rapina in villa avvenuta la sera del 22 marzo scorso ai danni della villa estiva di un noto notaio marsalese,  arrestando il resto della banda ovvero gli altri due complici che nella notte della rapina erano riusciti a dileguarsi nelle campagne.

La rapina avvenne nella tarda serata in località “Bonacerami”, agro del territorio trapanese, quando il custode della villa e del terreno limitrofo, un extracomunitario che lavora alle dipendenze del notaio da tempo, sentiva un forte fragore causato dalla porta d’ingresso che era stata violentemente divelta dai cardini, e subito dopo cinque individui armati di pistole e travisati da passamontagna facevano irruzione all’interno della stanza in cui l’uomo stava soggiornando.
L’uomo veniva quindi immobilizzato, malmenato, minacciato con le armi e privato del suo telefonino e del portafogli in cui custodiva la somma di circa cinquecento Euro.
I malviventi, dopo aver minacciato di morte l’extracomunitario e contrariati dal fatto di non aver trovato il proprietario di casa, si allontanavano in aperta campagna attraversando il varco che si erano precedentemente aperti in una recinzione che delimita la proprietà.
In quel frangente l’operaio rapinato riusciva a raggiungere l’abitazione di un vicino e ad allertare il numero di Pronto Intervento 112 dei Carabinieri.
Veniva immediatamente smistato l’allarme da parte della Centrale Operativa di Trapani alle pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Paceco e Locogrande, impegnati in controlli notturni sul territorio unitamente ai militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Trapani.
La zona della rapina veniva quindi circondata, l’operaio veniva sentito sulle modalità d’azione dei malviventi, sulle loro caratteristiche fisiche e sull’abbigliamento, le stradine di campagna e le stesse campagne venivano battute e setacciate con attenzione.
Nel corso dei controlli veniva notata un’autovettura che procedeva in una strada della frazione Guarrato di Trapani, e che tentava di dileguarsi dopo aver visto i lampeggianti dei Carabinieri. Il veicolo, dopo un breve inseguimento,
 veniva raggiunto e subito bloccato con le precauzioni del caso, quindi i due passeggeri sottoposti a perquisizione personale e veicolare durante le quali, addosso ad uno dei due, veniva rinvenuta una pistola revolver (rivelatasi poi una riproduzione in metallo) esattamente uguale a quella descritta dal soggetto rapinato, ed inoltre tre passamontagna, delle fascette di plastica utilizzate per immobilizzare le vittime, vari giubbotti nonché diversi piede di porco, torce, mazze, chiavi inglesi, martelli ed altri oggetti atti allo scasso. I due individui, tali MOROSANU Gabriel, 29enne pregiudicato, e DURA Iliuta, 19enne incensurato, entrambi rumeni ma residenti a Marsala, venivano tratti in arresto.

Nel prosieguo delle ricerche nelle campagne circostanti la villa, i Carabinieri rinvenivano poi, abbandonata sulla strada non molto distante dal luogo dove i due rumeni erano stati bloccati, un’altra pistola semiautomatica in metallo del tutto identica a quella in uso alle Forze di Polizia, che risultava poi essere una pistola scacciacani con proiettili a salve. L’arma era sicuramente stata buttata via dai malviventi una volta vistisi inseguiti dai Carabinieri.

Nel contempo un altro equipaggio impegnato nel rastrellamento della zona notava un soggetto che, a piedi e calzando una tuta da ginnastica, visibilmente affannato e guardingo, tentava di allontanarsi dalla zona per i viottoli della campagna, venendo immediatamente raggiunto e bloccato quale terzo complice della rapina in villa. Si tratta di AGATE Francesco, 44enne pluripregiudicato di Petrosino.
I Carabinieri procedevano al sequestro di tutto il materiale e del mezzo utilizzato dai malviventi, e per i tre rapinatori l’Autorità Giudiziaria disponeva la custodia cautelare presso il carcere di Trapani San Giuliano.
Assicurati alla giustizia i tre malviventi presi in flagranza, le indagini si concentravano sui restanti componenti della banda, e cioè sugli altri due complici che nella notte erano riusciti a scappare.
Attraverso attività tecniche i Carabinieri riuscivano quindi a ricostruire i contatti avuti tra gli arrestati e i complici ancora in libertà, in particolare nelle ore precedenti la rapina, e i movimenti di questi ultimi, ed attraverso la ricostruzione dettagliata del crimine fatta con la stessa vittima, venivano identificati anche gli altri complici in Adamo Giuseppe, 49enne  
di Petrosino, ritenuto l’organizzatore del colpo e colui che aveva assunto la direzione della rapina, e Pernice Antonino, 50enne marsalese, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine.

Erano gli stessi complici in carcere poi, che incalzati dalle domande degli inquirenti e messi davanti ai numerosi riscontri raccolti, ricostruivano le varie fasi della rapina, facendo i nomi di tutti i componenti della banda.
All’alba di sabato mattina i due uomini venivano raggiunti presso le rispettive abitazioni e tratti in arresto in esecuzione del Fermo di indiziato di Rapina aggravata in concorso, per essere poi condotti presso la Casa Circondariale di Castelvetrano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Trapani.

 

9.00 - Sono stati arrestati dai carabinieri di Trapani altri due presunti componenti della banda di rapinatori che, armati di pistole, la notte tra il 22 e il 23 marzo scorsi fecero irruzione nella villa che si trova nella frazione di Marausa del notaio ed ex sindaco di Marsala Salvatore Lombardo.

Sottoposti al fermo  il marsalese Antonino Pernice e il petrosileno Giuseppe Adamo. Entrambi sono difesi dall'avvocato Diego Tranchida.
A firmare i provvedimenti restrittivi è stato il pm La Penna.
Quando i malviventi fecero irruzione nella residenza estiva dell'ex sindaco, scardinando con grande fragore la porta d'ingresso, vi trovarono solo il custode, che poi lanciò l'allarme telefonando da un'abitazione vicina. Il guardiano della villa, di nazionalità tunisina, fu picchiato e derubato del portafogli contenente circa 500 euro e del telefono cellulare. La stessa notte, i militari delle stazioni di Locogrande e Paceco riuscirono ad arrestare Francesco Agate, 44 anni, pregiudicato, di Petrosino, e due giovani romeni, Gabriele Morosanu e Liuta Edura, di 29 e 19 anni. Gli ultimi due, rintracciati nella zona di Guarrato, furono trovati in possesso di una pistola giocattolo in metallo identica a quella descritta dal custode, tre passamontagna, alcune fascette di plastica utilizzate per immobilizzare le vittime, vari giubbotti, nonché diversi «piede di porco», torce, mazze, chiavi inglesi, martelli ed altri oggetti atti allo scasso.