“In realtà – ricorda la parlamentare regionale - basterebbe una verifica documentale dei titoli, ma un decreto del 2011, tuttora valido, impone la necessità di espletare una prova orale davanti ad un’apposita commissione. Tutto ciò ha causato il blocco delle verifiche favorendo un ristretto gruppo di operatori ed impedendo il ricambio, negando l’accesso a moltissimi laureati specializzati in beni culturali e materie turistiche. E’ necessario – continua Antonella Milazzo – indire gli avvisi per l’espletamento delle prove richiedendo la semplice prova del possesso dei requisiti ed il possesso della certificazione linguistica, allineandosi al quadro europeo e consentendo così l’accesso alla professione a molti giovani attualmente esclusi. Il governo regionale ha mostrato di comprendere l’importanza dell’argomento accogliendo come raccomandazione la mozione che spiega la necessità di aggirare gli intoppi che bloccano l’accesso alla professione”.