Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/05/2013 06:33:13

Mafia, decine di arresti a Bagheria e Palermo. Scoperto legame con le cosche in Canada

L'indagine ha colpito nel cuore Bagheria, storica roccaforte di Cosa nostra. E' emersa anche l'esistenza di un patto tra i clan bagheresi e la famiglia mafiosa italo-canadese dei Rizzuto.

Nell'ambito della maxi operazione sono stati sequestrati beni per oltre 30 milioni di euro. Si tratta di beni mobili, immobili e complessi aziendali tra cui locali notturni della movida palermitana, agenzie di scommesse, imprese edili e supermercati. Tra questi c'e' anche il pub 'Villa Giuditta', noto in tutta la citta'.

C'e' anche un candidato della Lega Nord alle ultime elezioni politiche tra gli indagati nell'operazione antimafia. Si tratta del sindaco di Alimena, piccolo centro del palermitano, Giuseppe Scrivano, al quale e' stata notificata poco fa un avviso di garanzia per voto di scambio. Dall'indagine, coordinata dalla Dda di Palermo, e' emerso che alle ultime elezioni regionali, dell'ottobre scorso, Scrivano, che era candidato con la Lista Musumeci, avrebbe contattato persone ritenute vicine a Cosa nostra per avere voti. Il tutto, secondo gli inquirenti, in cambio di denaro. Le indagini confermano cosi' la capacita' di Cosa Nostra di condizionare le dinamiche politico-elettorali locali.

Nell'operazione, denominata "Argo",  sono stati emessi  una trentina di provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, estorsioni, rapine, detenzione di armi da fuoco. Oltre al reggente, al cassiere e a esponenti di spicco del mandamento mafioso di Bagheria, storica roccaforte di Cosa Nostra, tra gli arrestati ci sono i capi delle famiglie mafiose di Villabate, Ficarazzi e Altavilla Milicia. S Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Dda Leonardo Agueci e dai sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli. Le persone arrestate sono in tutto 24. Tra queste, Gino Di Salvo, considerato il nuovo capo del mandamento di Bagheria, e il suo braccio destro, Sergio Flamia, quest'ultimo gia' coinvolto nell'operazione antimafia "Perseo" nel 2008. Uno dei personagi emergenti finiti in carcere e' Salvatore Lauricella, figlio di Antonino "'u Scintilluni", boss del quartiere palermitano della Kalsa.


 ARRESTATI 18 AFFILIATI E FIANCHEGGIATORI CLAN SIRACUSANO.  Arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Siracusa diciotto persone ritenute a vario titolo affiliati o fiancheggiatori del clan mafioso Linguanti di Cassibile. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite nell'operazione "Knock out", sono state emesse dal Gip di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto di Catania, Amedeo Bertone.