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09/05/2013 04:21:45

Rubino, restano ai domiciliari Galfano e Signorelli. Comincia a Trapani il processo a quattro dirigenti dell'ospedale

Il Tribunale della libertà ha rigettato l'istanza difensiva con cui si chiedeva di revocare gli arresti domiciliari a Giuseppa Signorelli e a Vincenzo Galfano, sotto processo con l'accusa di «violenza sessuale continuata e aggravata di gruppo in danno di una minorenne» che frequentava, appunto,  l'Istituto Rubino per lezioni dopo-scuola. E' già la seconda volta, dunque, che viene confermato il provvedimento restrittivo. A fine marzo, era stato il Tribunale di Marsala davanti al quale si svolge il processo (presidente del collegio è Sergio Gulotta) a rigettare l'analoga richiesta avanzata dagli avvocati difensori Stefano Pellegrino e Roberta Piccione.

Le due pronunce negative confermano la solidità del quadro accusatorio e la consistenza delle prove raccolte dagli investigatori (Squadra mobile) coordinati dal pm Dino Petralia. Agli arresti domiciliari i due imputati (Giuseppa Signorelli, 50 anni, era responsabile dell'unità assistenziale, mentre Vincenzo Galfano, di 48, era bidello) furono posti all'alba dello scorso 3 ottobre. Alla prima udienza del processo, che si svolge a porte chiuse, la ragazza che li accusa (N.C., adesso 16enne) si è costituita parte civile. Ad assisterla è l'avvocato Natalie Simona Lo Sciuto, che è riuscita a far dichiarare l'Istituto Rubino «responsabile civile». Gli abusi sessuali sarebbero stati commessi per circa quattro anni, tra il 2005 e il 2009.

DIRIGENTI A PROCESSO. Comincia oggi il processo per quattro dirigenti dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani rinviati a giudizio. Per loro l'accusa è di abuso e falso. Avrebbero alterato la data di una circolare per non impedire l'assunzione di quattro persone come collaboratori amministrativi. Si tratta di Guido Catalano, Rodolfo Gargano, Palma Magaddino e Maria Rosaria Puccio. Catalano all'epoca dei fatti era direttore generale dell'ospedale, Gargano direttore amministrativo, Macaddino capo dell'ufficio amministrativo, Puccio capo del servizio del settore personale. I primi tre sono accusati a vario titolo di abuso d'ufficio e falso. Per la quarta c'è anche l'accusa di estorsione. Tutti i reati risalgono al 2007, ma riguardano un concorso del 2005.
L'apertura del processo è prevista per oggi dinanzi il Tribunale di Trapani. Gli imputati saranno assistiti dagli avvocati Mario Tonti, Valentina Castellucci, Giuseppe Cavasino, Salvatore e Giovanni Ciaravino, e Donatella Buscaino.

VILLA ROYAL, GENNA INDAGATO. È indagato per minacce a un poliziotto il 24enne marsalese Christian Genna, attualmente sotto processo, assieme al fratello minore Danilo, ai genitori, Baldassare «Enzo» Genna e Vita Maria Rallo, nonché allo zio Giuseppe Genna, nel processo scaturito dall'indagine sulla gestione della casa di riposo per anziani «Villa Royal».Già sotto processo (assieme al fratello e allo zio) per minacce e insulti ad alcuni ex dipendenti della casa alloggio per anziani, loro vicini di casa e testi «chiave» nel processo Villa Royal, adesso a Christian Genna è stato notificato l'avviso conclusione indagini per le minacce che il giovane avrebbe rivolto ad un assistente di polizia, marito di un'altra testimone del processo. Il poliziotto sarebbe stato avvicinato e minacciato dal giovane nei pressi del «Bar 03» di contrada San Michele Rifugio. Sul posto, poi, a quanto pare, sarebbe anche intervenuta una Volante. A coordinare l'indagine è stato il procuratore Alberto Di Pisa, mentre a difendere l'indagato è l'avvocato Edoardo Alagna.