Lo comunica la società di gestione l'Airgest sottolineando «l'andamento positivo» dei volumi di traffico ottenuti dall'aeroporto Vincenzo Florio a differenza dell'opposto andamento regionale e nazionale». Ad aprile dall'aerostazione sono passati 179.567 passeggeri, giunti a bordo di 1.502 voli delle compagnie aeree Ryanair, Airone e Darwin. In percentuale, il mese di aprile ha fatto registrare un incremento del + 23% di passeggeri ed un + 26% per numero di voli rispetto ad aprile 2012. Emerge quindi una crescita del traffico internazionale passato dai 44.220 del 2012 ai 66.307 passeggeri del 2013, facendo registrare un incremento del + 43%. Airgest afferma inoltre che «i risultati conseguiti sono ulteriormente da valorizzarsi, se posti in correlazione con il sin qui registrato dato del traffico aereo nel resto della penisola, contrassegnato da forti e pressoché uniformi dati negativi. Tali valori, in aumento da inizio anno, con un margine di crescita pari al 10,48% ed in particolare un incremento del 15,41% per il traffico internazionale, confermano l'assoluta bontà della politica di "sviluppo rotte e destinazioni" che Airgest persegue insieme ai suoi primari vettori di riferimento». Infine l'Airgest ritiene che tale andamento manterrà pari trend positivo «in considerazione del programmato aumento d'offerta di collegamenti, tra cui le nuove rotte per Brastilava, Goteborg, Kaunas, Lubecca, Manchester, Rzeszow e Varsavia». E annuncia di aver avviato «nuove negoziazioni con vettori charter e di linea per l'avvio di nuovi collegamenti nel 2013».
Ma è sempre il futuro dell'aeroporto a tenere banco. Con l'uscita di scena della Provincia di Trapani, sciolta dal governo Crocetta, si va inesorabilmente verso l'aumento delle quote dei privati nella gestione dell'aeroporto. Le quote dell'Airgest sono a maggioranza della Provincia Regionale di Trapani, che negli anni si è accollata tutti i debiti necessari per fare decollare - in tutti i sensi - la struttura. Ora, però, non si capisce chi prenderà il posto della Provincia nella proprietà dell'Airgest. "Teoricamente, le quote verrebbero spartite tra i diversi consorzi di Comuni che si verranno a creare al posto delle Province - spiega il presidente del consiglio provinciale di Trapani, Peppe Poma - ma non c'è nessun ente locale in grado di sostenere finanziariamente l'aeroporto, o di indicare un management adeguato". Il rischio concreto è che Ryanair faccia le valigie e se ne vada. Il contratto con Trapani (dove Ryanair basa quattro aeromobili, con più di 30 rotte nazionali ed europee) scadeva nel Febbraio scorso. E' stato rinnovato fino al 2014, ma in mancanza di un interlocutore la compagnia regina del low - cost potrebbe decidere di abbandonare Birgi. "E' per questo - conclude Poma - che dobbiamo pensare ad un maggiore coinvolgimento dei privati nella gestione dell'aeroporto".
E' necessaria una presa di responsabilità da parte dei Comuni. Lo ha detto a chiare lettere il presidente dell'Airgest, Salvatore Castiglione. Ha scritto una lettera aperta ad Aprile per mettere i sindaci con le spalle al muro: "Il tempo è scaduto. E` tempo di decidere". Se non ci sarà un loro coinvolgimento l`Airgest sarà costretta a rivedere i suoi piani.