Il pericolo che il Comune venga sciolto per mafia c'è: la commissione resterà tre mesi, può chiedere anche una proroga per altri tre, poi invierà la sua relazione al Prefetto che la farà avere al Ministro dell'Interno Alfano, con le sue valutazioni, che porterà eventualmente la proposta di scioglimento del Comune al Consiglio dei Ministri. Possibilità remota: Valderice esce da un amministrazione di centrodestra targata Pdl. L'attuale Sindaco di Valderice, Camillo Iovino, rimane pur sempre un fedelissimo di Tonino D'Alì, senatore del Pdl per ora sotto processo per mafia, e uno scioglimento da parte del ministro Alfano, che è anche coordinatore del Pdl, significherebbe ratificare l'ambiguità della condotta politica del suo partito in questa parte di Sicilia. Ma al di là di queste mere valutazioni di opportunità politica, c'è anche da considerare che l'8 e il 9 Giugno il Comune di Valderice va al voto, ci sarà un nuovo Sindaco - Iovino non si ricandida - e in base a quanto e come i nuovi amministratori collaboreranno con i commissari verranno fatte le dovute valutazioni in sede di relazione finale. Solitamente, già il ricambio della classe politica e amministrativa di un Comune, viene visto in questo tipo di ispezioni come un segnale positivo. Resta il fatto che la nostra provincia si conferma terra dove mafia e politica sembrano andare a braccetto. Al momento abbiamo due comuni sciolti per mafia, Salemi e Campobello di Mazara, e commissari prefettizi alla Provincia Regionale di Trapani (che si salverà dalla scioglimento per mafia perchè prima è stata sciolta da Crocetta) e al Comune di Valderice. Già, ma cosa cercano i commissari a Valderice? Nulla di particolare. Nel senso che il loro compito è quello di passare al setaccio tutta l'attività amministrativa degli ultimi anni, verificando gare, aggiudicazioni, relazioni parentali (e a volte anche amicali) di amministratori locali con esponenti di Cosa nostra. . Si è insediata ieri mattina presso il Comune di Valderice la Commissione prefettizia ex art 143 comma 2 Testo Unico degli Enti Locali. Si tratta di una commissione di indagine che ha come compito principale la verifica di possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle pubbliche amministrazioni. La commissione, composta da tre funzionari prefettizi designati dalla Prefettura su disposizione del Ministero dell'Interno si è insediata presso l'ufficio del segretario generale del Comune al quale hacomunicato come prima istanza la necessità di verificare il repertorio dei contratti attivati dalla amministrazione comunale valdericina dall'anno 1990 e pertanto delle amministrazioni di cui sono stati sindaci: Cristoforo Grammatico, Orazio Spezia, Giacomo Tranchida, Lucia Blunda e fino all'attuale. Un lavoro di indagine molto complesso che riguarda quindi un lungo periodo amministrativa. E un lavoro quindi che non si annuncia semplice.
«Sono certo - ha affermato il sindaco Iovino dopo esserne venuto a conoscenza - che il lavoro dei commissari prefettizi sarà in grado di fare luce sulle attività amministrative di questi ultimi 23 anni verificando se vi siano stati amministratori, consiglieri comunali o funzionari del Comune che in qualche modo potrebbero essersi resi permeabili alle lusinghe della mafia. Sarà un ulteriore contributo di verità alla quale tutta la comunità valdericina sarà interessata».
E' proprio negli anni '90 che l'attuale Sindaco di Valderice comincia la sua carriera politica. Consigliere comunale, poi dal '94 al '97 vicesindaco di Giacomo Tranchida. Le sue deleghe erano Urbanistica, Lavori Pubblici e Territorio. Recentemente Iovino è stato condannato ad un anno di reclusione per favoreggiamento nei confronti dell'imprenditore Tommaso Coppola, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Iovino è stato inoltre condannato a risarcire con 20.000 euro per "danno d'immagine" il Comune di cui è Sindaco...
In base alla risultanze dell'operazione Cosa Nostra Resort, Tommaso Coppola dal carcere attraverso suo nipote che andava ai colloqui mandava “messaggi” a Iovino perché a sua volta potesse intercedere con il senatore Tonino D’Alì. Iovino ha sempre negato la circostanza. Le vicende processuali hanno fatto emergere la grande influenza che nel tempo Tommaso Coppola ha avuto sul Comune di Valderice, a proposito di lavori pubblici e di concessioni e licenze edilizie a suo favore.