Lo ha deciso l’Ars. Il via libera arriva da una riunione congiunta delle commissioni Attività produttive e Territorio. Una modifica del Piano faunistico venatorio che regola la caccia nell’Isola.
Finora la caccia era vietata ma l’aumento della presenza di animali, secondo i promotori del provvedimento (Fazio, Ruggirello, Clemente) danneggia le colture. Un’altra ragione a favore dell’apertura nelle isole allo sport più odiato dagli animalisti, il fatto che potrebbe costituire un volano per l’economia, grazie all’incremento del turismo venatorio.
L’assessore Cartabellotta però prova a circoscrivere il fenomeno. Al primo posto c’è l’agricoltura e la protezione di prodotti tipici come le viti di Pantelleria o le lenticchie di Ustica ma prima di procedere la Regione “provvederà a una analisi dettagliata di alcune speciee verificherà l’eventuale quantità in eccesso, solo dopo modificherà il piano”.