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25/05/2013 04:11:09

Don Pino Puglisi è beato. Spatuzza, ecco come lo abbiamo ucciso

La lettura dell`atto in latino con cui don Puglisi è stato proclamato beato è stata salutata da un triplice `amen` delle migliaia di persone assiepate in preghiera davanti al palco allestito proprio sul mare, con le spalle al golfo di Palermo. Accanto al palco, una gigantografia del sacerdote assassinato da cosa nostra. Numerose le autorità presenti: dal presidente del Senato Piero Grasso ai ministri dell`Interno, della Giustizia e della Funzione Pubblica, Angelino Alfano, Annamaria Cancellieri e Giampiero D`Alia. Davanti all`altare, poi, nutrita é la rappresentanza di magistrati ed esponenti delle forze dell`ordine, ma davvero imponente è la presenza di pellegrini, giunti a Palermo da tutta Italia per ricordare il parroco di Brancaccio. La spianata del Foro Italico è gremita di persone, richiamate anche dalla splendida giornata; e sulle bancarelle sono già in vendita le calamite con l`effige del neobeato. Poco prima dell`inizio della celebrazione, il cardinale Romeo ha parlato ai fedeli. Vorrei prestare la mia voce - ha detto il presule - a padre Puglisi per dire grazie a voi di essere qui, a dimostrare la disponibilità ad aprire i vostri cuori alla testimonianza. Come si legge nella lettera apostolica di Papa Francesco condivisa con i fedeli durante la cerimonia, il giorno dedicato al nuovo beato sarà il 21 ottobre.

07,00 - Oggi a Palermo ci sarà la cerimonia di beatificazione di Don Pino Puglisi, al Foro Italico, alle ore 10 e 30.

Padre Pino Puglisi non avrebbe bisogno di alcune presentazione. Don Pino, come lo chiamavano i più, nacque nel 1937 da una famiglia modesta, dedicando interamente la sua vita al culto, alla fede, ma soprattutto alla legalità, cercando continuamente di migliorare l'ambiente circostante nel quartiere di Brancaccio. Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno, Don Pino Puglisi viene freddato dalla mafia davanti al portone di casa sua, appena sceso dalla sua Fiat Uno. La sua morte ha segnato un periodo buio per il capoluogo palermitano, riuscendo comunque a scuotere la società civile grazie alla sua esistenza ed alla sua morte.

SPATUZZA. L'ordine era arrivato dai fratelli Graviano, boss del quartiere palermitano di Brancaccio nel 1993: bisognava eliminare don Pino Puglisi, «perchè non ha l'intenzione di sottostare alle regole di Cosa nostra». Ad eseguire la consegna, un commando guidato da Gaspare Spatuzza.
Venti anni dopo e alla vigilia della beatificazione, sabato prossimo, del sacerdote vittima della mafia, il celebre pentito affida ad un memoriale il racconto dell'omicidio. Alcuni brani sono stati pubblicati sull'ultimo numero di "Credere", il settimanale religioso dei Periodici San Paolo.
Spatuzza ricorda i fatti di quel 15 dicembre 1993, quando un gruppo di fuoco composto da quattro persone sorprese di sera don Puglisi mentre stava rincasando.
«Gaspare Spatuzza - si legge nel memoriale in cui il pentito si cita ricorrendo alla terza persona - lo affianca alla sua sinistra, Salvatore Grigoli alla destra. Padre Puglisi, con un sorriso, prima guarda Spatuzza, poi Grigoli. Allora Spatuzza, cercando la mano di padre Puglisi, per rubargli il borsello che teneva con la sinistra, gli intima: "Padre, questa è una rapina". Puglisi, sorridendo dolcemente e con serenità, dice: "Lo avevo capito". A quel punto Spatuzza prende il borsello di padre Puglisi e china la testa per far capire a Grigoli che può sparare. Salvatore Grigoli, che nel frattempo aveva puntato l'arma alla nuca di padre Puglisi, spara un solo colpo, come prestabilito, per farlo apparire un incidente nel corso di una rapina. Padre Puglisi cade a terra. Gli assassini, con passo regolare, si allontanano dal luogo del delitto, a bordo delle autovetture che li aspettavano».
Spatuzza nel 2000 si è dissociato dalla mafia ed ha iniziato un cammino di ravvedimento. Di don Pino si dice «certo che mi abbia perdonato e che ora interceda presso Dio, affinché possa illuminare questo mio percorso di redenzione e di cooperazione con gli operatori di pace».