Il CdA ha chiesto al competente Assessorato regionale maggiore attenzione verso quei Comuni interessati che raggiungono, con notevoli sforzi, elevati risultati di raccolta differenziata. In particolare, gli amministratori sollecitano la Regione un intervento urgente per “l’immediato sblocco dell’iter per la realizzazione dell’impianto di compostaggio nel territorio Calatafimi/Segesta”. Si tratta di un’area confiscata alla mafia, il cui progetto – già dotato di tutte le autorizzazioni – “giace da oltre un anno e mezzo (è del gennaio 2012; ndr) lungo i rivoli della burocrazia regionale”. Sul punto, il CdA hao stigmatizzato la scelta della Regione Siciliana di “finanziare analoghi impianti su taluni territori - Grammichele, Siracusa, Dittaino - in cui la raccolta differenziata non è certo ai livelli di quelli ricadenti nel comprensorio della parte nord della provincia di Trapani”. Infine, il CdA della SRR sollecita lo stesso Assessorato “a dare seguito agli altri progetti volti a realizzare nuovi impianti a servizio del sistema di raccolta differenziata svolta sul territorio di competenza”. Tale situazione di impasse denunciata nel corso della riunione tenutasi a Marsala non è più sostenibile, tenuto conto altresì della chiusura – ormai certa - dell’impianto di Siculiana.