La legge infatti prevede per le controversie di valore non superiore a ventimila euro l'obbligo di ricorrere alla mediazione. L'atto è stato sottoscritto dal direttore della direzione provinciale, Camillo Carpinteri, l'avvocato Alberto Sinatra, presidente dell'ordine, e l'avv. Massimiliano Augugliaro, delegato per Trapani dei tributaristi. L'Ordine s'impegna a sensibilizzare gli iscritti ad evidenziare il carattere preventivo e obbligatorio dell'istituto e ad attivarsi per prevenire ad una definizione dei procedimenti «in linea con i principi della giusta imposizione, del giusto procedimento e di quelli sanciti dallo Statuto del contribuente». L'Ufficio delle Entrate s'impegna ad esaminare le istanze in modo approfondito. L'Ufficio s'impegna inoltre a concedere, su richiesta dell'istante o del rappresentante munito di procura, qualora ne ricorrano i presupposti, la sospensione, in tutto o in parte, dell'esecuzione dell'atto impugnato, al fine di evitare eventuali significativi danni patrimoniali al contribuente. L'ufficio s'impegna a ritenere validi i pagamenti, ai fini del perfezionamento della mediazione, anche quando, per errore scusabile, le somme versate siano lievemente inferiori a quelle dovute o vengano versate con lieve ritardo, «a condizione che l'irregolarità sia tempestivamente sanata anche a seguito di richiesta dell'agenzia». È prevista l'istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dell'andamento della mediazione tributaria e le parti s'impegnano, infine, ad effettuare, anche attraverso la costituzione di un nucleo composto da esperti, una ricognizione della giurisprudenza delle Commissioni tributarie locali, per la trattazione delle istanze di mediazione. Il protocollo intesa è esecutivo e sarà rinnovato tacitamente di anno in anno.