Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/06/2013 14:30:14

Chiusa da febbraio la mensa fraterna di Mazara

E' la mensa fraterna di Mazara del Vallo. Francesca Principato coordinatrice della mensa sociale comunale aperta nel 2010 neii locali dell`ex Ipab di Sant`Agostino, nel centro storico, denuncia dalle pagine de "La Sicilia":  «Dopo avere riaperto la mensa ed assicurato un pasto caldo ogni sera a circa 60 poveri, ad inizio anno avevo chiesto, come del resto già avveniva con l`ex assessore La Rosa, il contributo minimo di 7.000 euro per il 2013 all`Amministrazione per potere affrontare alcune spese; ricordo che gran parte degli alimenti ci provenivano da donazioni di aziende e privati cittadini; i circa cento volontari impiegati nel servizio lo facevano a titolo gratuito. Purtroppo ai primi di febbraio ho ricevuto una lettera dell`assessore Vito Billardello che mi informava che il servizio doveva essere sospeso in quanto il Comune non poteva fornire il contributo annuo; così siamo stati costretti a chiudere la mensa, non potevamo certo rimetterci ancora soldi propri, vedi il pagamento di altri costi. Ho chiesto all`Amministrazione di trovare una soluzione, mi hanno risposto che dovevo costituire un`associazione. Costituire un`associazione costa circa 1000 euro, ma noi siamo dei volontari. Davvero non riesce a trovare tale minima somme per dare un po` di sollievo ed un pasto caldo a questi nostri concittadini che soffrono la povertà?». L`assessore comunale alle Politiche Sociali, Vito Billardello dice: «Aspetto che i volontari presentino una apposita richiesta. Dopo di che potremo stipulare un protocollo e qualora possibile vedremo di inserire risorse in bilancio. Ad ogni modo, qualora non ricevessimo tale istanza saremmo pronti ad interpellare altri che ci chiedono di gestire la mensa».